Manovra finanziaria 2011: le principali novità

Legge di conversione 14 settembre 2011, n. 148 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.216 del 16/09/2011.
Manovra finanziaria 2011: le principali novità

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.

Lunedi 19 Settembre 2011

Nella seduta del 14 settembre 2011 la Camera con 316 voti a favore e 302 contro ha votato la fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge, gia approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.

Dopo la trattazione degli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto finali, il provvedimento è stato approvato in via definitiva.

In particolare, la Legge 14 settembre 2011, n. 148, di conversione, ha disposto (con l'art. 1, comma 1) la modifica dell'art. 3, commi 1, 1, lettera e), 3, 5, 7, 8, 9, lettere d) ed l), 10, 11, 11, lettera a) e 12 e l'introduzione dei commi 11-bis e 12-bis.

Il provvedimento è entrato in vigore sabato 17 novembre, giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

 Qui trovate il testo coordinato del DL 138 con la legge di conversione.

 Di seguito una sintesi delle novità salienti:

Fisco ed Economia

- Aumenta l'IVA al 21% (dal 20) (art. 2 comma 2-bis); la regolarizzazione successiva dell'adempimento non prevede sanzioni, a patto che il contribuente dichiari la maggiore imposta derivante dall'aumento nella liquidazione del mese di settembre (v. articolo pubblicato).

- Il contributo di solidarietà per i lavoratori dipendenti del settore privato e per gli autonomi è ridotto rispetto a quanto stabilito in precedenza (5% sopra 90.000 euro e 10% sopra i 150.000 euro), e stabilito nella misura del 3% per i redditi superiori a 300.000 euro fino al 2013, con possibilità di proroga fino a quando non verrà raggiunto il pareggio di bilancio (art. 2 comma 2).

- Le ritenute fiscali sui redditi di cui agli artt. 44 e 67 del DPR 917/1986, incluse le c.d. rendite da capitale, vengono stabilite nella misura del 20% (art. 2 comma 6), tranne che per i titoli di stato, i buoni postali fruttiferi ed i titoli equiparati, ovvero quelli dei paesi iscritti alla white list, nonché le obbligazioni di enti sovranazionali, che resteranno al  12,50%

Come conseguenza di ciò la tassazione sui depositi bancari (es: conti correnti e libretti di risparmio) scenderà dal 27% al 20%.

 

- La limitazione all'uso del denaro contante nei pagamenti scende a 2500 euro dai precedenti 5.000 (art. 2 comma 4).

 

- Regioni e comuni potranno aumentare le addizionali irpef rispettivamente fino all'1,4% ed allo 0,8%

- Si incentiva la partecipazione dei comuni all'attivita' di accertamento tributario per combattere l'evasione fiscale.

- In relazione al risultato referendario in materia di acqua pubblica si afferma la possibilità per gli enti locali di verificare la "realizzabilità di una gestione concorrenziale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica"... (art. 4)

Lavoro e Previdenza

- Si rafforzano i c.d. 'contratti di prossimità' che potranno derogare rispetto alla normativa ed ai contratti collettivi nazionali, anche in materia di licenziamento (art. 8).

In particolare potranno essere raggiunte intese in materia di: organizzazione del lavoro e produzione incluse quelle relative a:

  1. agli impianti audiovisivi e alla introduzione di nuove tecnologie;
  2. alle mansioni del lavoratore, alla classificazione e inquadramento del personale;
  3. ai contratti a termine, ai contratti a orario ridotto, modulato o flessibile, al regime della solidarieta' negli appalti e ai casi di ricorso alla somministrazione di lavoro;
  4. alla disciplina dell'orario di lavoro;
  5. alle modalita' di assunzione e disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA, alla trasformazione e conversione dei contratti di lavoro e alle conseguenze del recesso dal rapporto di lavoro, fatta eccezione per il licenziamento discriminatorio e il licenziamento della lavoratrice in concomitanza del matrimonio.

- E' previsto l' adeguamento dell'età pensionabile delle donne del settore privato a 65 anni a partire dal 2014.

- Restano inalterate le date delle festività nazionali (25 aprile, festa della liberazione, 1º maggio, festa del lavoro, e  2 giugno, festa della Repubblica), tranne le festività dei Santi Patroni locali che subiranno l'accorpamento inizialmente previsto, tranne il caso in cui siano state introdotte tramite accordi con la Santa Sede, come la festa dei SS. Pietro e Paolo a Roma 8 (art. 1, comma. 24).

- Nelle amministrazioni pubbliche che non raggiungono gli obiettivi di riduzione della spesa, la retribuzione di risultato dei dirigenti responsabili può essere ridotta del 30% (art. 1 comma 7).

Giustizia

Riordino degli uffici giudiziari con accorpamenti e soppressioni per ottenere un risparmio di 70 milioni di euro.

In particolare entro un anno il governo ha la delega ad adottare uno o più decreti legislativi per realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza in base ai seguenti criteri: v. articolo pubblicato.

Tagli alla Politica

- Riduzione dell'indennità parlamentare, del 15% limitatamente alla parte eccedente 90.000 euro, e del 40% sulla parte eccedente i 150.000 euro, per i parlamentari che svolgono altre attività lavorative per le quali percepiscono un reddito superiore al 15% dell'indennità parlamentare stessa.

- Salta la soppressione delle province con popolazione inferiore ai 300.000 abitanti mentre dal primo rinnovo degli organi di governo delle Province il numero dei consiglieri provinciali e degli assessori provinciali sarà ridotto della metà (art. 15).

- i comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti dovranno esercitare obbligatoriamente in forma associata tutte le funzioni amministrative e tutti i servizi pubblici loro spettanti sulla base della legislazione vigente mediante un'unione di comuni ai sensi dell'articolo 32 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. (art. 16).

- I parlamentari, gli amministratori e i dipendenti pubblici che utilizzano l'aereo come mezzo di trasporto voleranno in classe economica.


Il debito pubblico

Intanto il debito pubblico continua a crescere toccando ogni mese nuovi livelli record.

A settembre siamo oltre il 123% del PIL e lo spread dei nostri titoli di stato rispetto ai bund tedeschi non riesce più a scendere al di sotto dei 360 punti base.

Inoltre il 'debito pro-capite' (compresi i neonati e gli anziani) ha superato il reddito medio degli italiani avendo oltrepassato i 31.000 euro a testa; una famiglia media di 4 persone si ritrova quindi con un debito di oltre 120.000 euro.

Si calcola che ormai il livello di crescita del nostro debito sia pari a circa 230 milioni di euro al giorno, dato questo che, assieme agli interessi sempre più elevati che lo Stato deve sborsare per finanziarsi, rischia di vanificare le varie manovre finanziarie che si stanno susseguendo.

Basti pensare al fatto che un aumento di un solo punto percentuale del rendimento dei BTP pluriennali comporta centinaia di miliardi in più di interessi da pagare ogni anno sul debito, quanto basta per 'mangiarsi' ad esempio tutti i risparmi ottenibili con il riordino degli uffici giudiziari.

E' evidente quindi che siamo di fronte ad una sorta di "gatto che si morde la coda": più aumenta il debito e più il default si avvicina; più siamo a rischio default, più aumentano gli interessi da pagare e più aumentano gli interessi e più aumenta il debito....

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