Domenica 22 Gennaio 2012 |
ll 20 gennaio 2012 si è tenuto il Consiglio dei Ministri nel quale sono stati discussi i tanto attesi provvedimenti per il rilancio della crescita economica del nostro Paese.
Come noto, alcune disposizioni vanno a colpire la categoria dei professionisti, compresi gli avvocati, entrando nel merito del rapporto con il cliente, in relazione all'applicazione delle tariffe professionali.
In altri termini, si aboliscono completamente le tariffe (sia nei minimi che nei massimi) e si obbliga il professionista a 'concordare' il compenso con il cliente, che avrà inoltre la facoltà di richiedere un preventivo.
E' evidente come questa norma non possa essere applicata all'attività forense in quanto tutti sappiamo che nella maggior parte dei casi l'avvocato non può quantificare a priori l'attività che andrà a svolgere (numero delle udienze, atti, testimoni, memorie etc.) soprattutto in relazione alla strategia difensiva della controparte.
Si sta praticamente equiparando la professione forense a quella dell'artigiano a cui si chiede un preventivo per la realizzazione di un qualsiasi manufatto, come può essere un mobile per la cucina, il forno per il giardino o la riparazione della auto, tutte attività di cui è possibile ovviamente conoscere in anticipo sia il costo dei materiali, sia la manodopera necessaria.
Ora si tratterà di vedere in che forma dovrà essere concordato il preventivo e ci auguriamo che almeno non vengano previste ulteriori limitazioni, ammesso e non concesso che questa nuova regolamentazione sia approvata in parlamento.
Questa norma introduce solo una inutile complicazione nei rapporti tra professionista e cliente, aumentando le incomprensioni e limitando l'attività del professionista ad una mera contrattazione da mercato.
Inoltre sono lesi prima di ogni cosa il decoro e l'onorabilità dei professionisti che, fino a prova contraria, si comportano onestamente e correttamente nei confronti del Cliente.
Del resto, le tariffe professionali per ogni attività, sono state concepite, anche nell'interesse del Cliente, proprio per ovviare all'alea insita nella maggior parte delle controversie.
Si svolgono le attività necessarie e, al termine, si effettua un conteggio 'a consuntivo' sulla base del lavoro svolto: nulla di più semplice e trasparente.
E inoltre è comunque previsto, da parte dell'Ordine di appartenenza del professionista, il controllo e la verifica della congruità della parcella rispetto all'attività svolta.
Riportiamo l'estratto del comunicato stampa del consigglio dei Ministri sulle professioni:
"1. Abrogazione tariffe professionali e obblighi del professionista - La disposizione abroga le tariffe delle professioni regolamentate. Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito per iscritto al momento del conferimento dell'incarico professionale. Al cliente è data facoltà di chiedere un preventivo. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale.
2. Accesso dei giovani all'esercizio delle professioni - Tra i principi di carattere organizzativo che disciplinano l'autonomia delle università, è introdotta la possibilità di prevedere, nei rispettivi statuti e regolamenti, che lo studente possa svolgere il tirocinio o la pratica, finalizzati all'iscrizione negli albi professionali, nel corso dell'ultimo biennio di studi per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale. Il tirocinio o la pratica sono equiparati a quelli previsti per l'iscrizione agli albi professionali.
3. Estesione ai liberi professionisti della possibilità di partecipare al patrimonio dei confidi - La disposizione è finalizzata ad integrare il comma 7 dell'art. 39 del DL n. 201/2011, che prevede che al capitale sociale dei confidi e delle banche possano partecipare imprese non finanziarie di grandi dimensioni, con la previsione della possibilità anche per i liberi professionisti di poter partecipare al capitale sociale con i medesimi limiti societari previsti per i predetti enti.
4. Potenziamento del servizio di distribuzione farmaceutica, accesso alla titolarità delle farmacie e disciplina della somministrazione dei farmaci generici - Si perseguono varie finalità. In particolare, viene abbassato a 3000 abitanti il "quorum" di popolazione previsto per l'apertura di una farmacia (in luogo di 4000-5000). Si prevede inoltre la possibilità che le Regioni, in deroga al criterio del rapporto farmacia-popolazione, istituiscano nuove farmacie in luoghi maggiormente frequentati. Viene poi abbreviato il periodo in cui una farmacia privata può appartenere a persone non aventi i necessari requisiti professionali.
5. Incremento del numero dei notai e concorrenza nei distretti - Viene aumentata la pianta organica dei notai di 500 posti, da coprire per concorso nel biennio 2012-2014. E' inoltre assicurata all'utenza un rapporto più diretto ed immediato con il professionista."
Qui il testo del provvedimento sulle professioni.