Per ricevere la newsletter puoi anche registrarti sul sito.
Avrai accesso ai testi integrali delle sentenze e potrai utilizzare molte altre funzionalità gratuite.
Segue un'anteprima del testo:
FATTO E DIRITTO
La presente controversia ha ad oggetto la domanda risarcitoria promossa da (Omissis) nei confronti di (Omissis) in relazione ai danni da illecito endofamiliare per privazione del rapporto genitoriale - da quantificarsi in via equitativa - che parte attrice ha lamentato le fosse stato cagionato dal padre convenuto, il quale non avrebbe mai inteso riconoscere la figlia, tanto da rendere necessario l'accertamento giudiziale della paternità, esitato nella sentenza n. 2639/2013; né avrebbe mai mostrato di interessarsi alla figlia, peraltro invalida al 75%, neppure dopo la citata pronuncia, non volendola mai incontrare e privandola dell'assistenza morale e materiale, anche in occasione delle patologie tumorali che le furono diagnosticate negli anni.
Costituitosi in giudizio, (Omissis) ha contestato in fatto e in diritto le pretese attoree chiedendone il rigetto, replicando di non essere il padre naturale della (Omissis). E comunque di non essere mai stato informato della gravidanza e della nascita dell'attrice fino a quando gli fu notificato l'atto di citazione nel giudizio di riconoscimento giudiziale della paternità. Istruita la causa a mezzo delle prove testimoniali, all'udienza del 28.5.2019 la causa è stata trattenuta in decisione sulle conclusioni rassegnate dalle parti. La domanda è fondata e deve trovare accoglimento.
Il pregiudizio per il cui ristoro ha quivi agito la (Omissis), infatti, deve ritenersi conseguenza del disinteresse e dell'assenza del (Omissis) e, quindi, nella perdita della figura paterna, ovverosia del rapporto parentale che ogni figlio ha diritto di istaurare e mantenere con ciascuno dei genitori sulla scorta del diritto alla bigenitorialità, formalizzato in numerosi riferimenti normativi (artt. 315 bis e ss. cod. civ.: "il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito, e assistito moralmente dai genitori, nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni."), tra cui ...
Per leggere il testo integrale iscriviti alla newsletter