Cassazione civile Sez. VI - 1, Ordinanza n. 20937 del 17/10/2016

Cassazione civile Sez. VI - 1, Ordinanza n. 20937 del 17/10/2016
Martedi 8 Novembre 2016
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REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 1

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGONESI Vittorio - Presidente -

Dott. GENOVESE Francesco Antonio - Consigliere -

Dott. BISOGNI Giacinto - rel. Consigliere -

Dott. DE CHIARA Carlo - Consigliere -

Dott. ACIERNO Maria - Consigliere -

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

M.P., elettivamente domiciliato in Roma, via Foligno 10, presso lo studio dell'avv. Massimo Errante, rappresentato e difeso, per procura speciale in calce al ricorso, dall'avv. Enrico Cadelo che dichiara di voler ricevere le comunicazioni relative al processo al fax n. 091/586598 e alla ........;

- ricorrente -

nei confronti di:

R.L., elettivamente domiciliata in Roma, via Emilia 88, presso lo studio dell'avv. Federica Corsini (p.e.c. ....., fax n. 06/42007440), rappresentata e difesa dall'avv. Gandolfo Mocciaro (p.e.c. ....., fax 091/348399), giusta procura speciale a margine del controricorso;

- controricorrente -

avverso la sentenza n. 630/2013 della Corte di appello di Palermo, emessa il 3 aprile 2013 e depositata l'8 aprile 2013, n. R.G. 1863/12;

Rilevato che in data 8 febbraio 2016 è stata depositata relazione ex art. 380 bis c.p.c. che qui si riporta.

Svolgimento del processo - Motivi della decisione

Rilevato che:

1. Il Tribunale di Palermo, con sentenza del 30 luglio 2012, dopo aver pronunciato la cessazione degli effetti civili del matrimonio fra M.P. e R.L., ha fissato in 1.400 Euro mensili l'ammontare dell'assegno divorzile a carico del M..

2. Ha proposto appello il M. contestando il diritto della R. a percepire un assegno divorzile non avendo la stessa dimostrato di essersi attivata inutilmente per la ricerca di una occupazione lavorativa. Ha contestato altresì la quantificazione dell'assegno sia perchè esso non tiene conto del comportamento violento della R. verso il figlio, comportamento che ha avuto una importanza maggiore nella crisi del matrimonio. Sia perchè non tiene conto della consistente diminuzione della sua disponibilità economica a causa della riduzione del proprio reddito e della formazione di una nuova famiglia in cui sono nati due figli. ...

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