Cassazione civile Sez. Unite Sentenza del 01/02/2017 n.2611

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Martedi 23 Maggio 2017
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Segue un'anteprima del testo:

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RORDORF Renato - Primo Presidente f.f. -

Dott. DI PALMA Salvatore - Presidente di Sezione -

Dott. AMOROSO Giovanni - Presidente di Sezione -

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere -

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere -

Dott. GIANCOLA Maria Cristina - Consigliere -

Dott. BIANCHINI Bruno - rel. Consigliere -

Dott. VIRGILIO Biagio - Consigliere -

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso (iscritto al n.r.g. 2954/15) proposto da:

- Comune di OLBIA, ((OMISSIS)) in persona del Sindaco pro tempore G.G.M.E., a ciò autorizzato da delibera di Giunta n. 392 del 28 novembre 2014; rappresentato e difeso, anche in via disgiunta tra loro, dagli avv.ti Emanuela Traina ed Andrea Manzi; con domicilio eletto presso lo studio del secondo, sito in Roma, via Federico Confalonieri n.5, giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

- C.R., (c.f.: (OMISSIS));

- F.A. (c.f.: (OMISSIS));

in proprio e quali genitori esercenti la potestà su F.M. (c.f. (OMISSIS)) parti tutte rappresentate e difese dall'avv. Valeria Virdis giusta procura a margine del controricorso; con domicilio fissato ex lege presso la Cancelleria della Suprema Corte di Cassazione;

- controricorrenti -

Nonchè nei confronti di:

- Comitato per i Festeggiamenti di San Pantaleo;

- parte intimata -

- Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 27 settembre 2016 dal Consigliere Relatore Dott. Bruno Bianchini;

uditi l'avv. Luigi Manzi - munito di delega dell'avv. Traina - per il ricorrente e l'avv. Virdis per il controricorrente;

udite le conclusioni del P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FUZIO Riccardo, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

Svolgimento del processo

1 - F.A. e C.R., agendo anche nella qualità di genitori esercenti la potestà sull'allora minore F.M., citarono il Comune di Olbia ed il Comitato per i Festeggiamenti di San Pantaleo per sentirli condannare al risarcimento dei danni subiti per aver consentito che, durante i festeggiamenti per il santo patrono, fosse stato permesso al Comitato di posizionare un palco a meno di un metro dalla propria abitazione, ostacolandone l'accesso e determinando immissioni sonore a turbativa della vita domestica e, finiti i festeggiamenti, per aver omesso di farlo smontare, rendendolo base per giochi e schiamazzi della gioventù locale. Il Comune contestò il fondamento della domanda, in particolare osservando di non avere alcun obbligo di vigilanza, rimanendo il proprio intervento istituzionale limitato al rilascio della concessione amministrativa per l'installazione della pedana sul suolo pubblico. ...

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