Cassazione civile Sez. V, Ordinanza del 20/09/2017 n.21767

Cassazione civile Sez. V, Ordinanza del 20/09/2017 n.21767
Sabato 11 Novembre 2017
Per accedere agli allegati è richiesta l'iscrizione alla newsletter

Per accedere agli allegati è richiesta l'iscrizione alla newsletter:

Inserisci la tua email e clicca su Entra (se non sei ancora iscritto ti sarà richiesto di attivare l'email).
L'iscrizione è gratuita e puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Informativa sulla Privacy


Per ricevere la newsletter puoi anche registrarti sul sito.

Avrai accesso ai testi integrali delle sentenze e potrai utilizzare molte altre funzionalità gratuite.

Scopri tutti i vantaggi

Segue un'anteprima del testo:

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TRIBUTARIA

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi - Presidente -

Dott. CAIAZZO Rosario - Consigliere -

Dott. FUOCHI TINARELLI Giuseppe - rel. Consigliere -

Dott. TEDESCO Giuseppe - Consigliere -

Dott. PERRINO Angelina Maria - Consigliere -

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso iscritto al n. 8497/2010 R.G. proposto da:

Agenzia delle Entrate, in persona del Direttore pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale è domiciliata ex lege in Roma, Via dei Portoghesi n. 12;

- ricorrente -

contro

Fintrade Srl, rappresentata e difesa dall'Avv. Roberto Landolfi, con domicilio eletto presso lo Studio Liccardo, Landolfi e Associati, in Roma, via Ovidio n. 20, giusta procura speciale a margine del ricorso;

- controricorrente -

avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale dell'Emilia Romagna n. 9/15/09, depositata il 3 febbraio 2009.

Udita la relazione svolta nella Camera di consiglio del 22 maggio 2017 dal Consigliere Dott. Giuseppe Fuochi Tinarelli;

Letta la memoria depositata dal Sostituto Procuratore Generale Rita Sanlorenzo, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

Svolgimento del processo

Che:

- l'Agenzia delle Entrate impugna per cassazione la decisione di annullamento dell'avviso di accertamento emesso nei confronti dell'acquirente Fintrade Srl per recupero di indebita detrazione IVA in conseguenza della riqualificazione di una cessione di beni mobili quale cessione di ramo d'azienda, assumendo, con tre motivi, la violazione del D.P.R. n. 131 del 1986, art. 20, artt. 1362-1366 c.c. e D.P.R. n. 633 del 1972, art. 19(primo motivo) e insufficiente motivazione su fatti controversi e decisivi (secondo e terzo motivo).

Motivi della decisione

Che:

- l'Agenzia delle Entrate si duole, in sostanza, che il giudice d'appello abbia ingiustificatamente qualificato come cessione di beni sciolti il negozio traslativo che viceversa l'avviso di accertamento aveva motivatamente qualificato come unitaria cessione di ramo d'azienda, operazione soggetta a imposta di registro ed esclusa da IVA (D.P.R. n. 633 del 1972, art. 2, comma 3, lett. b); ...

Per leggere il testo integrale iscriviti alla newsletter

Iscriviti gratis alla nostra newsletter


Aggiungi al tuo sito i box con le notizie
Prendi il Codice





Sito ideato dall’Avvocato Andreani - Ordine degli Avvocati di Massa Carrara - Partita IVA: 00665830451
Pagina generata in 0.01 secondi