Scende leggermente l'indice Istat per il secondo mese consecutivo ma mantiene la variazione positiva (+1,1%) rispetto a giugno 2016.
Sabato 15 Luglio 2017 |
L'indice Istat FOI del mese di giugno 2017, utilizzato per la rivalutazione dei valori monetari tra cui ricordiamo l'affitto, l'assegno di mantenimento per il coniuge oppure le pensioni, scende dello 0,1% a quota 101.
Rimane invece positiva (+1,1%) la variazione annuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
Questo ulteriore calo dell'indice Istat è da attribuire alle dinamiche di quei prodotti che presentano maggiore volatilità sui prezzi, come ad esempio gli alimentari non lavorati e i beni energetici non regolamentati, che rallentano rispetto al mese precedente.
In controtendenza i prezzi dei servizi relativi ai trasporti, che accelerano di nuovo (+4,1% da +3,2% di maggio) come già osservato in altre occasioni in concomitanza con le vacenze estive.
Sulla base di tale variazione quindi le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti sono le seguenti: +1,1 % al 100% e +0,825 % al 75%.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 101 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | -0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +1,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+0,8 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
11 agosto 2017
Abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:
Segnaliamo anche per questo mese l'ultima delle applicazioni che abbiamo realizzato nell'ambito del calcolo degli interessi e della rivalutazione.
Si tratta del calcolo degli interessi in caso di recupero crediti, come disciplinato dall'art. 1284 del Codice Civile modificato dal D.L. 12/09/2014, n. 132, che ha introdotto due nuovi commi i quali stabiliscono che si debba far ricorso agli interessi moratori (assai più alti degli interessi legali) a partire dal momento in cui il creditore ha iniziato un'azione legale per il recupero del credito.
Le tempistiche di aggiornamento dell'indice Istat sul nostro sito dipendono dalla data in cui l'Istat pubblica i dati sul proprio portale.
Non tutti sanno che l'indice Istat riferito ad un determinato mese viene pubblicato dall'Istat sempre nel mese successivo (all'incirca verso la metà del mese) in quanto l'Istituto deve terminare la raccolta dei dati provenienti dalle varie città italiane ed effettuare tutte le elaborazioni del caso che coinvolgono i prodotti del "paniere".
Nelle applicazioni che calcolano la rivalutazione monetaria non è possibile indicare una data relativa ad un mese per il quale non è ancora disponibile l'indice FOI.
Ad esempio, fino a ieri (14 giugno 2017) l'ultimo indice istat disponibile risultava essere ancora quello di aprile per cui le date inserite nelle applicazioni potevano arrivare al massimo fino al 30 aprile.
In ogni caso a oggi non è possibile calcolare la rivalutazione di luglio 2017 poiché l'ultimo indice pubblicato oggi è quello di giugno e per avere l'indice di luiglio dobbiamo aspettare il mese prossimo.
Per questo motivo riportiamo sempre la data di pubblicazione del prossimo indice Istat che potete appuntarvi comodamente.
Nel mese di giugno 2017 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell'1,2% rispetto a giugno 2016 (da +1,4% di maggio), confermando la stima preliminare.
Il rallentamento dell'inflazione per il secondo mese consecutivo si deve principalmente alle componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità: Alimentari non lavorati e Energetici non regolamentati, che decelerano rispetto al mese precedente (rispettivamente +1,4% da +3,8% i primi e +2,9% da +6,8% i secondi). A mitigare questo rallentamento i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, che accelerano di nuovo (+4,1% da +3,2% di maggio).
Pertanto, l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di due decimi di punto percentuale (+0,9% da +0,7% di maggio), mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta allo 0,9% (da +1,0% del mese precedente).
Il lieve calo su base mensile dell'indice generale è dovuto soprattutto ai ribassi dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,9%), in particolare di frutta e verdura, e degli Energetici non regolamentati (-1,6%), i cui effetti sono in larga parte bilanciati dall'aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%).
Su base annua rallenta la crescita dei prezzi dei beni (+0,9% da +1,6% di maggio), mentre accelera, seppur di poco, il tasso di crescita dei prezzi dei servizi (+1,5% dal +1,4%). Pertanto, a giugno il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna positivo e pari a +0,6 punti percentuali.
L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2% per l'indice generale;+0,7% per la componente di fondo.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono su base mensile (-0,7%) e crescono su base annua (+0,7% da +1,6% di maggio).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto scendono dello 0,5% in termini congiunturali e aumentano dello 0,9% su base annua, dimezzando la crescita (era +1,8% nel mese precedente).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e sale dell'1,2% su base annua (da +1,6% di maggio), confermando la stima preliminare.
Nel secondo trimestre 2017 l'inflazione misurata dall'IPCA per le famiglie con minore capacità di spesa rispetto a quella delle famiglie con capacità di spesa più elevata registra una differenza trascurabile (+1,7% per le prime, +1,6% per le seconde).
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell'1,1% rispetto a giugno 2016.