L'indice Istat FOI del mese di Marzo 2015, utilizzato per le rivalutazioni monetarie dei canoni di locazione, delle pensioni e degli assegni di mantenimento per il coniuge separato, aumenta leggermente portandosi a quota 107, valore che era stato raggiunto nel novembre scorso.
Anche per questo mese la variazione annuale dell'indice resta negativa confermando ancora una volta la condizione di deflazione nel nostro Paese.
L'inflazione acquisita per il 2015 è pari infatti a -0,1% contro il -0,2% di febbraio.
Secondo l'Istat, le cause dell'aumento dell'indice sono da attribuire principalmente al rialzo dei prezzi dei carburanti registrato nell'ultimo periodo ed all'aumento dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo ai trasporti.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 107,0 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | + 0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | - 0,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 0,1 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il
13 maggio 2015
Come di consueto abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che fanno uso dell'indice Istat FOI:
Ricordiamo inoltre che per calcolare velocemente l' adeguamento ISTAT del canone di locazione rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione.
Se preferisci calcolare l'adeguamento del canone senza usare l'applicazione puoi utilizzare le variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%, pubblicate in questa tabella.
Nel mese di marzo 2015, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su base mensile e registra una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (come a febbraio), confermando la stima preliminare.
La stabilità della flessione tendenziale dell'indice generale è la sintesi del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% di febbraio) e del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti (+0,5%, da +1,4% di febbraio).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,6% (era +0,7% il mese precedente).
Il rialzo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente al sensibile aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+3,9%), per effetto dei marcati rialzi dei carburanti; a contenere l'aumento è la diminuzione - influenzata da fattori stagionali - dei prezzi dei Vegetali freschi (-3,1%).
L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1% (era -0,2% a febbraio).
Rispetto a marzo 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un'ulteriore attenuazione della flessione (-0,6%, da -0,9% di febbraio) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,8% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a febbraio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di sei decimi di punto percentuale.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,2% rispetto a febbraio e crescono dello 0,8% su base annua (da +0,7% del mese precedente).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto - per effetto dei rialzi dei carburanti - aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e registrano un tasso tendenziale nullo (era -0,5% il mese precedente).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,1% su base mensile mentre fa registrare un tasso tendenziale nullo (la stima provvisoria era -0,1%), dopo la lieve ripresa rilevata a febbraio (+0,1%).
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su febbraio e diminusce dello 0,2% su marzo 2014.