L'indice Istat FOI relativo al mese di Febbraio 2014, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di affitti, pensioni ed assegni di mantenimento, registra una flessione dello 0,1%, tornando a quota 107,2.
Scendono anche la variazione annuale rispetto allo stesso mese (+0,5% contro il precedente +0,6%) e l'inflazione acquisita per il 2014 (+0,1%) mentre resta invariata all' 1% l'inflazione di fondo.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 107,3 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | -0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | + 0,5 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 2,3 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per
lunedi 14 aprile 2014.
Come di consueto abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che fanno uso dell'indice Istat FOI, ovvero:
(*) I valori per il calcolo del maggior danno vengono aggiornati quando la Banca d'Italia pubblica i rendimenti medi dei BOT ed il valore del "rendistato", operazione che normalmente avviene alcuni giorni dopo rispetto alla pubblicazione dell'indice Istat.
Ricordiamo inoltre che per calcolare rapidamente l' adeguamento ISTAT del canone di locazione rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione.
Se preferisci calcolare l'adeguamento del canone manualmente puoi utilizzare le variazioni percentuali pre-calcolate al 75%, al 50% oppure al 100%, disponibili nella tabella che si aggiorna automaticamente ogni mese.
Per conoscere l' andamento storico dell'indice ISTAT FOI sono disponibili anche le tabelle interattive delle variazioni congiunturali a partire dal 1947:
- variazioni indice istat rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
- variazioni indice istat rispetto allo stesso mese di due anni prima
- variazioni indice istat mese su mese
- variazioni indice istat rispetto all'ultimo mese di rilevazione
- coefficienti di rivalutazione mensili tra due date
Data di pubblicazione: 13 marzo 2014.
Nel mese di febbraio 2014, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,5% nei confronti di febbraio 2013 (era +0,7% a gennaio), confermando la stima provvisoria.
Il rallentamento dell'inflazione è in gran parte imputabile alle componenti più volatili, come i beni energetici e gli alimentari freschi, al netto dei quali l'"inflazione di fondo" resta stazionaria all'1,0%. Anche al netto dei soli beni energetici, l'inflazione segna lo stesso valore registrato a gennaio (+1,0%).
Il lieve calo mensile dell'indice generale è principalmente dovuto alla diminuzione dei prezzi dei Vegetali freschi (-4,4%) e della Frutta fresca (-0,7%) - su cui incidono fattori stagionali - e dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-0,9%); contribuisce, inoltre, il decremento congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (-0,7%).
L'inflazione acquisita per il 2014 scende allo 0,1%, dallo 0,2% di gennaio.
Rispetto a febbraio 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,1% (nel mese precedente erano +0,3%), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale all'1,2%, dall'1,1% di gennaio. Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di cinque decimi di punto percentuale rispetto a gennaio 2014.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,2% su base mensile e crescono dello 1,0% su base annua (in rallentamento dal +1,3% di gennaio).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente e crescono dello 0,6% nei confronti di febbraio 2013 (in sensibile attenuazione dal +1,2% di gennaio).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,3% su base mensile e cresce dello 0,4% su base annua (la stima preliminare era +0,5%), in rallentamento di due decimi di punto percentuale rispetto a gennaio (+0,6%). Contribuiscono alla flessione congiunturale anche i saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice NIC non tiene conto.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e cresce dello 0,5% rispetto a febbraio 2013.