Mercoledi 13 Maggio 2015 |
L'indice Istat FOI del mese di Aprile 2015, utilizzato per le rivalutazioni monetarie dei canoni di locazione, delle pensioni e degli assegni di mantenimento per il coniuge separato, aumenta leggermente portandosi a quota 107,1.
La variazione annuale dell'indice si conferma comunque negativa mentre si azzera l'inflazione acquisita per il 2015 contro il -0,1% registrato a marzo.
Come rilevato dall'Istat nel suo comunicato mensile, siamo ormai al quarto mese consecutivo in cui l'indice registra una flessione rispetto all'anno precedente, e questo, secondo i dati Istat, è dovuto al persistere della diminuzione dei prezzi dei Beni energetici (-6,4% ad aprile e -6,5% a marzo) a cui si aggiunge il calo tendenziale di aprile dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti.
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 107,1 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | + 0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | - 0,3 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 0,2 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il
15 giugno 2015
Come di consueto abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che fanno uso dell'indice Istat FOI:
Ricordiamo inoltre che per calcolare automaticamente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione.
Se preferisci calcolare l'adeguamento del canone senza usare l'applicazione puoi utilizzare le variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%, pubblicate in questa tabella.
NOTA BENE:
A questo proposito ricordiamo che, in un periodo di deflazione come quello attuale, può capitare spesso che la variazione dell'indice rispetto all'anno precedente sia negativa, e di conseguenza le applicazioni che calcolano la rivalutazione produrranno un valore più basso rispetto a quello di partenza.
Naturalmente non si tratta di un errore di calcolo ma è proprio la conseguenza della variazione negative dell'indice ISTAT FOI dovuta alla situazione di deflazione in atto.
Nel mese di aprile 2015, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e registra, come nei due mesi precedenti, una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (secondo la stima preliminare, l'inflazione era nulla).
È il quarto mese consecutivo che l'indice generale registra una flessione su base annua. Ciò è dovuto al persistere dell'ampia diminuzione dei prezzi dei Beni energetici (-6,4%; era -6,5% a marzo), alla quale si sommano, ad aprile, i cali tendenziali dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,6%, da +0,5% di marzo), dei Servizi relativi all'Abitazione (-0,2%, da -0,1% del mese precedente) e di quelli relativi alle Comunicazioni (-0,1%, da +1,0% di marzo).
Al netto dei soli beni energetici, l'inflazione è infatti stabile a +0,6%, mentre al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" scende a +0,3% (da +0,4% del mese precedente).
L'aumento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente ai rialzi - su cui incidono fattori stagionali, quali le festività pasquali - dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,0%); a contenere l'aumento è il ribasso dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-2,4%).
L'inflazione acquisita per il 2015 si azzera (era -0,1% a marzo).
Rispetto ad aprile 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un nuovo ridimensionamento della flessione (-0,5%, da -0,6% di marzo) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,3%, da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a marzo 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di tre decimi di punto percentuale.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una variazione congiunturale nulla e una crescita su base annua stabile allo 0,8%.
Anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e fanno registrare un tasso tendenziale nullo (come a marzo).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,4% su base mensile e, dopo la variazione tendenziale nulla di marzo, diminuisce dello 0,1% su base annua (secondo la stima preliminare, il tasso tendenziale era pari a zero).
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% su marzo e diminusce dello 0,3% su aprile 2014.
Prossima diffusione: 15 giugno 2015