L'indice Istat FOI relativo al mese di aprile 2018 resta invariato a quota 101,7.
La variazione dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente scende allo 0,4% e le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti sono: +0,4 % al 100% e +0,3 % al 75%.
L'inflazione acquisita per il 2018 è ferma allo 0,7% e secondo l'Istat il rallentamento dell’inflazione dipende principalmente all’inversione di tendenza dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +5,0% a -1,2%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a -0,7%), oltre che il calo dei prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni (da +0,4% a -0,7%).
Poco mossi anche i rendimenti medi dei BOT (vedi grafico) che restano sempre negativi, mentre continua a scendere il rendistato, ossia il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno, attualmente all'1% (fonte Banca d'Italia).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 101,7 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,0 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +0,4 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+2,1 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
15 giugno 2018
Come di consueto abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e i rendimenti dei titoli di stato che riportiamo di seguito:
L'aggiornamento dell'indice Istat nelle nostre applicazioni segue quello ufficiale dell'Istat che pubblica i dati sul proprio sito istituzionale, cosa che generalmente avviene verso la metà del mese successivo a quello di riferimento.
Questo intervallo di tempo serve all'Istat per raccogliere ed elaborare i dati definitivi sui prezzi al consumo provenienti da tutte le città italiane relativi ai prodotti che fanno parte del cosiddetto "paniere".
A fine mese l'Istat pubblica una stima preliminare sull'andamento degli indici ma per avere il dato definitivo e ufficiale a tutti gli effetti di legge per il calcolo della rivalutazione occorre aspettare qualche settimana in più.
Per questo motivo pubblichiamo negli articoli e nelle applicazioni per la rivalutazione, la data di aggiornamento del prossimo indice Istat in modo che possiate sempre sapere quando avverrà il prossimo aggiornamento.
Nel mese di aprile 2018, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,1% sul mese precedente e dello 0,5% su base annua (da +0,8% registrato a marzo), confermando la stima preliminare.
Il rallentamento dell’inflazione, in parte frenato dall’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari (da +0,5% di marzo a +1,3%), si deve prevalentemente all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +5,0% a -1,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a -0,7%), cui si aggiunge quella, meno marcata, dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,4% a -0,7%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta a +0,5% (era +0,7% nel mese precedente) mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta a +0,5% (come a marzo).
L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo è dovuto principalmente ai rialzi dei prezzi degli Alimentari lavorati (+0,7%), dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%), quasi del tutto neutralizzati dal calo dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-5,5%).
Su base annua la crescita dei prezzi dei beni rimane stabile rispetto al mese precedente (+0,7%) mentre quelli dei servizi ha subito una decelerazione (da +0,9% a +0,3%), il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna negativo (da +0,2 punti percentuali di marzo a -0,4 punti percentuali).
L’inflazione acquisita per il 2018 è +0,7% per l’indice generale e +0,5% per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,4% sul mese precedente e dell’1,2% rispetto ad aprile 2017 (+0,4% a marzo).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto salgono dello 0,3% su base mensile e dell’1,4% su base annua (in accelerazione da +0,8% del mese precedente).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% in termini congiunturali e dello 0,6% in termini tendenziali (in decelerazione da +0,9 di marzo), confermando la stima preliminare. Il rialzo congiunturale più marcato rispetto al NIC si deve al rientro definitivo dei saldi invernali di abbigliamento e calzature di cui il NIC non tiene conto.