Grazie ad alcuni suggerimenti inviati dagli utenti delle applicazioni abbiamo aggiunto alla funzione “Calcolo Fattura Generica e Scorporo” la possibilità di determinare correttamente la ritenuta d’acconto anche per i lavoratori autonomi iscritti alla cosiddetta “gestione separata Inps”.
Cosa cambia:
Per i professionisti iscritti alle casse previdenziali degli ordini di appartenenza non cambia nulla rispetto a prima: essi potranno continuare ad inserire una descrizione a piacere della rivalsa previdenziale e la percentuale a carico del cliente nei campi della riga “Contributo Previdenziale”.
Viceversa, i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps dovranno inserire obbligatoriamente la parola “Inps” (maiuscolo o minuscolo non fa differenza) nella descrizione del contributo previdenziale per indicare all’applicazione di trattare diversamente il contributo nel calcolo della ritenuta d’acconto.
Ad esempio possono essere inserite descrizioni quali ad esempio: “Rivalsa inps” oppure “Rivalsa I.N.P.S.” o ancora “Contributo previdenziale Inps”, in pratica qualunque descrizione che contenga la parola “inps”.
Ma cosa ha a che fare il contributo previdenziale con la ritenuta d’acconto?
In base alla normativa vigente le regole per il calcolo della ritenuta nelle fatture dei professionisti cambiano a seconda che il professionista sia iscritto alla gestione separata Inps oppure no.
In pratica la regola generale da seguire è la seguente:
1) se il soggetto che emette la fattura è un lavoratore autonomo iscritto alla gestione separata Inps il contributo previdenziale entra a far parte dell’imponibile su cui calcolare la ritenuta d’acconto.
2) se il soggetto che emette la fattura è un libero professionista iscritto alla cassa di previdenza dell'ordine di appartenenza (come ad esempio un avvocato, un geometra ecc.) la ritenuta d'acconto va calcolata solo sull'ammontare dei compensi e delle eventuali spese imponibili, senza tenere conto del contributo previdenziale.
In pratica, inserendo la parola “Inps” nella descrizione si indica all’applicazione di effettuare il calcolo della ritenuta d’acconto secondo la modalità descritta al punto 1).
In assenza della parola “Inps” la fattura sarà calcolata come prima, ovvero secondo quanto descritto al punto 2).
Si ricorda inoltre che per gli agenti di commercio iscritti all'Enasarco è disponibile un'applicazione di fatturazione dedicata in quanto le regole per il calcolo differiscono ulteriormente da quelle per i professionisti ed i lavoratori autonomi.
NOTA:
L’applicazione può essere utilizzata anche da avvocati e studi legali che in questo caso dovranno compilare la riga del contributo previdenziale indicando come percentuale di rivalsa il 4%.
Questa applicazione può servire, ad esempio, nel caso in cui si presenti la necessità di calcolare una fattura o effettuare uno scorporo con l’IVA ancora al 21%, in quanto, dopo l’aumento, abbiamo aggiornato al 22% l’IVA in tutte le applicazioni di fatturazione.
Si ricorda che nella riga “Altre Spese e Oneri” è possibile inserire una contribuzione in percentuale sul compenso fatturato, come ad esempio le “Spese Generali” per l’avvocato, ripristinate dalla recente normativa dopo una prima eliminazione in seguito all’introduzione dei “parametri”.