L'indice Istat FOI del mese di Ottobre 2013, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di affitti, pensioni ed assegni di mantenimento, scende dello 0,1% rispetto al mese precedente attestandosi a quota 107,1, valore che aveva nel mese di giugno di quest'anno.
La variazione su base annuale si conferma anche per questo mese in calo (+0,7% contro +0,8% di settembre) e l'inflazione acquisita scende all' 1,2% (era 1,3% a settembre).
Tabella riepilogativa:
Indice generale FOI | 107,1 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | -0,1 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | + 0,7 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 3,4 |
Il prossimo comunicato Istat (relativo all'indice di Novembre)
sarà pubblicato il 12 dicembre 2013
Abbiamo aggiornato i nostri servizi di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:
(*) I valori per il calcolo del maggior danno sono aggiornati quando la Banca d'Italia provvede alla pubblicazione dei rendimenti medi dei BOT e del Rendistato, operazione che normalmente avviene alcuni giorni dopo rispetto alla pubblicazione dell'indice Istat.
Per calcolare velocemente l' adeguamento ISTAT del canone di locazione rispetto all'anno precedente utilizza questa applicazione.
Se preferisci il calcolo manuale, puoi consultare la nuova tabella con le percentuali precalcolate al 100%, al 75% ed al 50% delle variazioni annuali e biennali dell'indice Istat.
Per visualizzare l'andamento storico dell'indice ISTAT consulta anche le tabelle interattive delle variazioni congiunturali a partire dal 1947, con la possibilità di scegliere:
- le variazioni indici istat rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
- le variazione indici istat rispetto allo stesso mese di due anni prima
- le variazioni dell'indice istat mese su mese
- le variazioni dell'indice istat rispetto al mese finale
- i coefficienti di rivalutazione mensili tra due date
Nel mese di ottobre 2013, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,8% su base annua (la stima provvisoria era +0,7%), risultando in lieve decelerazione rispetto alla dinamica rilevata a settembre (+0,9%).
Il rallentamento dell'inflazione è in gran parte imputabile alle componenti più volatili, come i beni energetici e gli alimentari freschi, al netto dei quali la crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo (inflazione di fondo) resta stazionaria all'1,2%.
Rallentamenti tendenziali sensibili si rilevano per Beni energetici, Alimentari non lavorati, Servizi relativi alle comunicazioni. Per questi tre comparti i prezzi registrano diminuzioni congiunturali rispettivamente pari a -1,2%, -0,8% e -4,4%.
L'inflazione acquisita per il 2013 scende all'1,2% dall'1,3% di settembre.
Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo scende all'1,1% (dall'1,3% del mese precedente).
Rispetto a ottobre 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende allo 0,1%, dallo 0,4% di settembre, e quello dei prezzi dei servizi si porta all'1,4% (era +1,5% nel mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto percentuale rispetto a settembre 2013.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% su base mensile e crescono dello 0,8% su base annua (+1,0% a settembre).
A ottobre 2013, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% nei confronti di ottobre 2012 (+0,7% la stima provvisoria), con una decelariazione rispetto a quanto registrato a settembre (+0,9%).
L'indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) diminuisce dello 0,4% in termini congiunturali e cresce dello 0,3% in termini tendenziali.