L'indice Istat FOI del mese di Novembre 2014, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di affitti, pensioni ed assegni di mantenimento, scende dello 0, 2% rispetto al mese precedente, portandosi a quota 107, il valore più basso di quest'anno.
L'inflazione acquisita per il 2014 scende allo 0, 2% (contro lo 0, 3% di ottobre), segno evidente del protrarsi della stagnazione dei consumi, dovuta in parte ai continui rincari dell'IVA - i cui effetti hanno cominciato a sentirsi già da tempo - e ai quali ne seguiranno altri, come previsto dalla legge di stabilità 2015.
L'Istat attribuisce il calo mensile dell'indice generale alla diminuzione dei prezzi degli energetici non regolamentati (-2, 3%) e dei servizi relativi ai trasporti (-1, 1%); in controtendenza invece i prezzi di vegetali freschi (+8, 0%), frutta fresca (+2, 4%), forse a causa di fattori legati alle pessime condizioni meteorologiche dei mesi precedenti, e dei servizi relativi alle comunicazioni (+1, 5%).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 107 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | - 0, 2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | + 0, 2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+ 0, 8 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il
7 Gennaio 2015.
Ricordiamo le nostre applicazioni di calcolo che usano l'indice FOI:
(*) I valori per il calcolo del maggior danno vengono aggiornati quando la Banca d'Italia pubblica i rendimenti medi dei BOT ed il valore del "rendistato".
NOTA: per calcolare l' adeguamento ISTAT del canone di locazione rispetto all'anno precedente è disponibile questa applicazione che consente di effettuare il calcolo rapidamente illustrando inoltre i vari passaggi, oppure, se preferisci il calcolo manuale, puoi utilizzare le variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% ed al 100%, che pubblichiamo ogni mese su questo sito.
Se sei interessato all'andamento dell'indice ISTAT FOI puoi consultare le tabelle interattive delle variazioni congiunturali dell'indice a partire dal 1947.
Per attualizzare un valore monetario espresso in Lire a partire dal 1861 puoi utilizzare la Rivalutazione Storica. Precisiamo tuttavia che quest'ultima applicazione non è utilizzabile per le rivalutazioni monetarie di legge ma assolve finalità puramente statistiche e conoscitive.
Data di pubblicazione: 12 dicembre 2014.
Nel mese di novembre 2014, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0, 2% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0, 2% nei confronti di novembre 2013 (era +0, 1% a ottobre), confermando la stima preliminare.
La lieve accelerazione dell'inflazione deriva soprattutto dalla ripresa su base annua dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+0, 8%, da -0, 2% di ottobre) e, in minor misura, di altre tipologie di prodotti. Questa dinamica è in parte bilanciata dall'accentuazione della flessione tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-3, 1%, da -2, 2% del mese precedente).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" resta stabile a +0, 5%; mentre al netto dei soli beni energetici, sale a +0, 6%, da +0, 4% di ottobre.
Il calo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente alla diminuzione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-2, 3%) e ai ribassi - in parte condizionati da fattori stagionali - dei Servizi relativi ai trasporti (-1, 1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0, 8%); a contenere il calo, invece, sono i rialzi congiunturali dei prezzi di Vegetali freschi (+8, 0%), Frutta fresca (+2, 4%) e Servizi relativi alle comunicazioni (+1, 5%).
L'inflazione acquisita per il 2014 scende allo 0, 2% dallo 0, 3% di ottobre.
Rispetto a novembre 2013, i prezzi dei beni mostrano una flessione più ampia (-0, 4 %, da -0, 3% di ottobre) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale allo 0, 9% (da +0, 7% del mese precedente). Pertanto, rispetto a ottobre 2014, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di tre decimi di punto percentuale.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0, 5% in termini congiunturali e dello 0, 4% in termini tendenziali (in accelerazione dal +0, 1% di ottobre).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano su base mensile e crescono dello 0, 2% su base annua (era +0, 1% il mese precedente).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0, 2% su base mensile e cresce dello 0, 3% su base annua (la stima preliminare era +0, 2%), in lieve accelerazione rispetto a ottobre (+0, 2%).
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0, 2% su base mensile e aumenta dello 0, 2% in termini tendenziali.