L'Istat ha pubblicato stamattina il comunicato ufficiale sull'andamento dei prezzi al consumo che evidenzia come le spinte inflazionistiche nel nostro Paese, superiori alla media europea, vadano messe in relazione con la recente manovra finanziaria e con l'andamento al rialzo dei prezzi dell'energia.
Ecco il testo del comunicato:
"Nel mese di ottobre, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% rispetto al mese di settembre 2011 e del 3,4% nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente (era 3,0% a settembre).
Il dato definitivo conferma la stima provvisoria.
La dimensione del rialzo congiunturale dei prezzi al consumo rispecchia anche gli effetti delle misure previste dalla recente manovra finanziaria (Legge n. 148/2011) e, in particolare, dell'aumento dell'aliquota dell'Iva ordinaria al 21%.
L'inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,7%.
L'inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale al 2,5% dal 2,4% di settembre.
Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo sale al 2,4% (era +2,3% a settembre).
La crescita tendenziale dei prezzi dei beni è del 3,9%, con un'accelerazione di sei decimi di punto percentuale rispetto a settembre 2011 (+3,3%), mentre quella dei prezzi dei servizi scende al 2,6% (dal 2,7% del mese precedente). Come conseguenza di tali andamenti, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di sette decimi di punto rispetto al mese di settembre.
Nel mese di ottobre, si rilevano tendenze all'accelerazione della crescita dei prezzi al consumo per quasi tutte le tipologie di beni e servizi. Dal punto di vista settoriale, il principale effetto di sostegno alla dinamica dell'indice generale deriva dal rialzo congiunturale dell'1,8% dei prezzi dei beni energetici.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,7% su base mensile e del 4,1% su base annua (3,7% di settembre). L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,9% su base mensile e del 3,8% su base annua, con un'accelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto a settembre 2011 (+3,6%). Anche in questo caso, il dato definitivo conferma la stima preliminare.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% sul piano congiunturale e del 3,2% su quello tendenziale."
Per analizzare l'andamento dell'indice istat consulta le serie storiche
Tabella riepilogativa:
Indice generale | 103,6 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,4 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +3,2 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+5,0 |
Prossimo comunicato ISTAT: 15 dicembre 2011.
Come di consueto abbiamo aggiornato le tabelle dei nostri servizi di calcolo:
NOTE:
L'adeguamento dei valori monetari dei canoni di locazione e degli assegni 'di mantenimento' dovuti al coniuge separato e ai figli, si calcola in base alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati FOI (al netto dei tabacchi).
L'indice FOI è pubblicato mensilmente sulla Gazzetta Ufficiale ai sensi dell'art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392.