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Segue un'anteprima del testo:
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SECONDA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. MANNA Felice - Presidente -
Dott. GORJAN Sergio - Consigliere -
Dott. BELLINI Ubaldo - rel. Consigliere -
Dott. CARRFATO Aldo - Consigliere -
Dott. ABETE Luigi - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso 28098-2013 proposto da:
A.M.R., elettivamente domiciliata in PALERMO, VIA M.SE UGO 26, presso lo studio dell'Avvocato FEDERICO FERINA che la rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
A.V., + ALTRI OMESSI, ciascuno in proprio e quale erede di L.J.A.;
- intimati -
avverso la sentenza n. 1634/2012 della CORTE D'APPELLO di PALERMO, depositata il 19/11/2012;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 18/11/2012 dal Consigliere Dott. UBALDO BELLINI;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CELESTE Alberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avvocato FEDERICO FERINA, per la ricorrente, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
Con atto di citazione, ritualmente notificato il 23 dicembre 1978, A.V. esponeva che, in data (OMISSIS), era deceduto a (OMISSIS) il padre A.A., lasciando eredi legittimi, oltre all'attore, i fratelli M.R., M., C., G., R. e S., con l'usufrutto in favore della madre L.J.A.; e che la massa, formata da numerosi immobili e dalla quota di una impresa edile, era stata detenuta senza rendere il conto del'amministrazione dal solo A.M.. L'attore chiedeva quindi lo scioglimento della comunione e la resa dei conti tra i coeredi.
Si costituivano tutti i convenuti, fatta eccezione per L.J.A., non opponendosi alla divisione. M. e A.G., inoltre, chiedevano un compenso per la gestione utile svolta a vantaggio della massa, oltre che darsi atto che A.M.R. aveva ricevuto, per convenzione in data 4 dicembre 1972, alcuni beni immobili in conto di anticipata divisione.
Con sentenza n. 4387/2001, depositata il 5 luglio 2001, il Tribunale di Palermo, definitivamente pronunciando sulle domande proposte da A.V., dichiarava che la massa relitta da A.A., deceduto in (OMISSIS), il (OMISSIS), era formata da: quota pari a tre sesti dei magazzini di Via (OMISSIS) e del magazzino di (OMISSIS); quota pari a un mezzo della casa di primo piano in Via (OMISSIS); ...
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