Per ricevere la newsletter puoi anche registrarti sul sito.
Avrai accesso ai testi integrali delle sentenze e potrai utilizzare molte altre funzionalità gratuite.
Segue un'anteprima del testo:
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. AMENDOLA Adelaide - Presidente -
Dott. DI FLORIO Antonella - rel. Consigliere -
Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere -
Dott. CRICENTI Giuseppe - Consigliere -
Dott. MOSCARINI Anna - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 10828/2017 proposto da:
ENAS ENTE ACQUE DELLA SARDEGNA, in persona del legale pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, da cui è difesa per legge;
- ricorrente -
contro
M.M.G., elettivamente domiciliata in ROMA, VIA GALLONIO 18, presso lo studio dell'avvocato MARCELLO FREDIANI, rappresentata e difesa dagli avvocati AMALIA COTTI, MARINO COTTI giusta procura speciale in calce al ccntroricorso;
- controricorrente -
e contro
S.M., S.S., SI.MA., S.D., S.E., S.R., PROVINCIA DI CAGLIARI, ITALIANA ASSICURAZIONI SPA;
- intimati -
avverso la sentenza n. 201/2016 della CORTE D'APPELLO di CAGLIARI, depositata il 21/03/2016;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 17/01/2019 dal Consigliere Dott. ANTONELLA DI FLORIO.
che:
1. L'Ente Acque della Sardegna (da ora ENAS) ricorre, affidandosi ad un unico motivo illustrato anche da memoria, per la cassazione della sentenza della Corte d'Appello di Cagliari che, riformando la pronuncia del Tribunale, aveva accolto parzialmente la domanda proposta dai congiunti di S.B., deceduto in un incidente d'auto verificatosi sulla strada provinciale (OMISSIS), per ottenere il riconoscimento del danno da perdita del congiunto, ciascuno in relazione alla parentela vantata.
2. Per ciò che interessa in questa sede, la Corte territoriale ritenne utile ed attendibile l'accertamento svolto dalla CTU effettuata in sede penale, affermando, contrariamente a quanto deciso dal primo giudice, che da essa poteva evincersi che il S., percorrendo la strada provinciale alla guida della sua autovettura, aveva sbandato e, non riuscendo a rientrare nella carreggiata, aveva imboccato la strada bianca di servizio dell'ENAS, impattando contro la spalliera del ponte su di essa presente e finendo nel torrente che aveva trascinato la vettura (con la sua persona all'interno) per oltre tre chilometri. ...
Per leggere il testo integrale iscriviti alla newsletter