Dopo la lieve flessione del mese precedente, l'indice FOI riprende a salire registrando un aumento dello 0,3%. Inflazione media 2017 all' 1,1%. Rendimento dei BOT ai minimi storici.
Martedi 16 Gennaio 2018 |
L'indice Istat FOI del mese di dicembre 2017 sale dello 0,3% portandosi a quota 101,1.
La variazione annuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente resta la stessa di novembre ed è pari allo 0,8% (le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti sono pertanto: +0,8 % al 100% e +0,6 % al 75%).
L'inflazione media per il 2017 si attesta all' 1,1%, valore che conferma la fine del periodo di deflazione che ha caratterizzato gli anni precedenti (-0,1% nel 2016 e nel 2015).
L'incremento su base mensile dell'indice dipende principalmente dagli aumenti dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,5%), cui si accompagna quello dei carburanti (+0,6%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e degli alimentari non lavorati (+0,3%).
In controtendenza i rendimenti medi dei BOT e il c.d. RENDISTATO (rendimento medio dei BTP di durata superiore a 1 anno), utilizzati nel calcolo del maggior danno nelle obbligazioni pecuniarie, che invece continuano a scendere.
I rendimenti medi dei BOT si confermano addirittura negativi (-0,4%), tendenza iniziata nel 2015 e che continua tutt'ora nonostante la ripresa dell'inflazione (vedi le medie annuali in questo grafico).
Tabella riepilogativa (*):
Indice generale FOI | 101,1 |
Variazione percentuale rispetto al mese precedente | +0,3 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente | +0,8 |
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese di due anni precedenti |
+1,2 |
(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.
La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:
22 febbraio 2018
Come sempre, abbiamo aggiornato tutte le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e che riportiamo di seguito:
Le tempistiche di aggiornamento dell'indice Istat nelle nostre applicazioni dipendono dalla data in cui l'Istat pubblica i dati sul proprio sito istituzionale, cosa che generalmente avviene verso la metà del mese successivo a quello di riferimento.
Questo "ritardo" dipende essenzialmente dal tempo che l'Istat impiega per la raccolta e l'elaborazione dei dati definitivi sui prezzi al consumo dei prodotti che fanno parte del cosiddetto "paniere" provenienti da tutte le città italiane.
Per questo motivo pubblichiamo sempre, anche nelle applicazioni, la data di aggiornamento del prossimo indice Istat in modo che possiate appuntarvela ed evitare perdite di tempo.
A dicembre 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4% su base mensile e dello 0,9% rispetto a dicembre 2016 (stessa variazione tendenziale di novembre). La stima preliminare è confermata.
In media, nel 2017 i prezzi al consumo registrano una crescita dell'1,2% dopo la lieve flessione del 2016 (-0,1%). L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si attesta a +0,7%, un tasso solo di poco più elevato rispetto a quello del 2016 (+0,5%).
La stabilità dell'inflazione a dicembre 2017 è diffusa tra le diverse tipologie di prodotto. Fa eccezione l'accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8%, da +2,2% di novembre) bilanciata dal rallentamento della crescita dei prezzi sia dei Beni alimentari non lavorati (+2,4%, da +3,2% del mese precedente) sia dei Beni energetici non regolamentati (+4,4% da +5,0% di novembre).
In questo quadro, a dicembre sia l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sia quella al netto dei soli beni energetici confermano le stesse variazioni registrate nel mese precedente (rispettivamente +0,4% e +0,6%).
L'incremento su base mensile dell'indice generale è dovuto prevalentemente agli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%), cui si accompagna quello degli Energetici non regolamentati (+0,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e degli Alimentari non lavorati (+0,3%).
Su base annua, la crescita dei prezzi dei beni si riduce a +1,1% (da +1,3% di novembre) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera di un decimo di punto percentuale (+0,6% da 0,5%). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma quindi negativo e pari a -0,5 punti percentuali (era -0,8 a novembre).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell'1,0% su base annua (era +1,1% a novembre), confermando la stima preliminare. La variazione media annua del 2017 è pari a +1,3% (era -0,1% nel 2016).
Nel quadro di ripresa dell'inflazione che caratterizza il 2017, diversamente dal 2016 sono le famiglie con minore capacità di spesa a registrare una variazione dei prezzi al consumo lievemente più elevata (un decimo di punto percentuale) rispetto a quelle con maggiore capacità di spesa: per le prime l'inflazione media annua è pari a +1,4% mentre per le seconde si attesta a +1,3%.