Tasso di usura: con il 'decreto sviluppo' del 2011 cambia il metodo di calcolo, tutte le novità

A cura della Redazione.
Tasso di usura: con il 'decreto sviluppo' del 2011 cambia il metodo di calcolo, tutte le novità

Una norma del 'decreto sviluppo' modifica la metodologia di calcolo della soglia di usura innalzando di fatto il suo valore per la quasi totalità delle operazioni di finanziamento

Lunedi 27 Giugno 2011

Il decreto legge del 13 maggio 2011, n. 70, c.d. 'decreto sviluppo', pubblicato sulla G.U. del 13 maggio 2011, n.110, ha disposto la modifica del metodo di calcolo del "tasso soglia" o "tasso di usura", come precedentemente disciplinato dall'articolo 2, comma 4, della legge 108/1996.
L'Art. 8, comma d, del decreto sviluppo stabilisce che dal giorno di entrata in vigore di tale decreto legge (14 maggio 2011) la soglia di usura è calcolata aumentando il tasso medio (TEGM) di un quarto, cui si aggiunge un margine fisso di ulteriori quattro punti percentuali.
In ogni caso la differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.
Ma vediamo in pratica cosa comporta questo cambiamento.
Il precedente metodo di calcolo stabiliva semplicemente di aumentare del 50% il valore del TEGM per ottenere la soglia di usura.
Adesso invece il calcolo è leggermente più complesso e, come vedremo dagli esempi, con gli attuali tassi medi, il nuovo metodo avvantaggerà gli istituti di credito e le società finanziarie che potranno usufruire di margini più ampi nella determinazione degli interessi passivi da applicare ai prestiti.

Facciamo alcuni esempi.


Esempio #1: TEGM = 6%
Prima:
- Si aggiungeva al 6% il 50% del 6% (ovvero il 3%) e si otteneva un tasso di usura del 9%
Adesso:
- Si aggiunge al 6% un quarto del 6% (ovvero l' 1,5%) ottenendo una prima soglia del 7,5%; a questo valore si devono sommare 4 punti percentuali 'secchi' arrivando così all'11,5%.

Riassumendo, per un TEGM del 6% abbiamo :
- Vecchio tasso di usura prima del 14 maggio 2011 = 9%
- Nuovo tasso di usura dal 14 maggio 2011 in poi = 11,5%

Questo significa che il tasso di interesse per un prestito appartenente ad una categoria di finanziamento per la quale la Banca d'Italia rileva nel trimestre un TEGM del 6% può essere 'spinto' fino all'11,5 senza incorrere nel reato di usura, mentre prima era sufficiente superare il 9%.

Vediamo ora un esempio concreto che mostra cosa cambia per i mutui a tasso fisso.


Esempio #2: TEGM per i mutui a tasso fisso 2° trimestre 2011 = 4,68%
Prima: 4,68% + 2,34% = 7,02%
Adesso: 4,68% + 1,17% + 4,00% = 9,85%

Nel provvedimento è prevista inoltre una limitazione al tasso di usura secondo la quale la differenza tra la soglia di usura calcolata ed il TEGM non può superare gli 8 punti percentuali.
All'atto pratico questo implica che tale limitazione, teoricamente a favore dei consumatori, scatta solo per TEGM superiori ai 16%.
 
Esempio #3: TEGM = 18%

Tasso di usura vecchio metodo = 18% + 9% = 27%
Tasso di usura nuovo metodo = 18% + 8% = 26%
In questo caso è più restrittivo il metodo attuale rispetto al precedente.

Nel comunicato del 18 maggio 2011 il Dipartimento del Tesoro stigmatizza brevemente gli effetti della norma evidenziando che "da un punto di vista metodologico, la nuova curva dei tassi soglia ha una pendenza minore della precedente, con VALORI PIU' ELEVATI dei precedenti quando i tassi medi (TEGM n.d.r.) sono particolarmente BASSI, che tendono a ridursi al crescere di questi ultimi".

E' altresì vero che in periodi di tassi relativamente bassi come quello attuale la fascia di oscillazione del TEGM per tutte le operazioni finanziarie tende a rimanere abbondantemente sotto il 16% (vedi tabella).
Ciò premesso non è difficile intuire che la limitazione di cui sopra, avendo effetto solo per TEGM superiori al 16%, non trova al momento alcuna applicazione pratica con gli attuali tassi, mentre al contrario l'innalzamento della soglia di usura impatta praticamente su tutte le operazioni di finanziamento (ad accezione del credito revolving per importi inferiori a 5.000 euro il cui TEGM è in questo periodo pari al 17,39%).

Da un punto di vista delle possibili conseguenze che questa norma avrà nella vita quotidiana non è difficile immaginare che i prestiti, compresi i mutui per l'acquisto della prima casa, potranno subire degli ulteriori aumenti e questo non è esattamente ciò che serviva per rilanciare i consumi in un periodo di crisi economica come quello attuale.
Questo rischio concreto potrà essere scongiurato solo se verranno intensificati i controlli sulla reale concorrenza che gli istituti di credito si faranno tra loro nel proporre prestiti ai loro clienti.


Applicazione gratuita per il calcolo del tasso di usura

Se desiderate un ausilio in più per tutelare i vostri interessi e verificare se vi stanno applicando un tasso usurario, potete sempre utilizzare la nostra utility gratuita che vi permette di calcolare facilmente il tasso di usura in base al tipo di finanziamento, all'importo ed al trimestre di riferimento.
L'applicazione è stata aggiornata con le ultime disposizioni mantenendo comunque in funzione la vecchia metodologia di calcolo per periodi precedenti; poichè l'applicazione richiede anno e mese, e non una data completa, abbiamo stabilito convenzionalmente di applicare il metodo di calcolo precedente fino a maggio 2011 (compreso) e quello nuovo a partire da giugno 2011.

Vai all' utility

Iscriviti gratis alla nostra newsletter


Aggiungi al tuo sito i box con le notizie
Prendi il Codice





Sito ideato dall’Avvocato Andreani - Ordine degli Avvocati di Massa Carrara - Partita IVA: 00665830451
Pagina generata in 0.041 secondi