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Segue un'anteprima del testo:
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SECONDA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. PETITTI Stefano - Presidente -
Dott. GORJAN Sergio - Consigliere -
Dott. PICARONI Elisa - Consigliere -
Dott. SCARPA Antonio - rel. Consigliere -
Dott. DONGIACOMO Giuseppe - Consigliere -
ha pronunciato la seguente:
ORDINANZA
sul ricorso 10102/2017 proposto da:
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, (OMISSIS), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che lo rappresenta e difende;
- ricorrente -
contro
CANTINA DI CASTIADAS SOCIETA' COOPERATIVA AGRICOLA, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA CORNELIO NEPOTE, 21, presso lo studio dell'avvocato EMANUELE CAVANNA, rappresentata e difesa dall'avvocato GIOVANNI BATTISTA GALLUS;
- controricorrente -
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 29/01/2018 dal Consigliere Dott. ANTONIO SCARPA.
Il Ministero della Giustizia ha proposto ricorso articolato in quattro motivi avverso il decreto reso il 24 febbraio 2017 dalla Corte d'Appello di Roma, che ha rigettato l'opposizione avanzata dallo stesso Ministero della Giustizia contro il decreto emesso l'11 settembre 2015 dal Consigliere delegato della medesima Corte d'Appello di Roma in accoglimento della domanda di condanna all'equa riparazione per la irragionevole durata di un giudizio civile per esecuzione immobiliare spiegata dalla Cantina di Castiadas società cooperativa agricola.
L'intimata Cantina di Castiadas società cooperativa agricola si difende con controricorso ed ha altresì depositato memoria ai sensi dell'art. 380 bis c.p.c., comma 1.
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Corrado Mistri, ha depositato le sue conclusioni scritte, ai sensi dell'art. 380-bis c.p.c., comma 1, chiedendo il rigetto del ricorso.
Il primo ed il secondo motivo del ricorso del Ministero della Giustizia assumono la violazione e falsa applicazione della L. n. 89 del 2001, art. 4, in relazione all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3. Il terzo ed il quarto motivo di ricorso deducono del pari la violazione e falsa applicazione della L. n. 89 del 2001, art. 4, stavolta in relazione all'art. 360 c.p.c., comma 1, n. 4. ...
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