La Corte di Cassazione con la sentenza n. 23783 del 25 giugno 2025 si pronuncia in merito al riconoscimento o meno della tenuità del fatto in caso di resistenza ad un pubblico ufficiale.
Il caso: il Tribunale di Torre Annunziata assolveva Mevia dal reato di cui all'art. 337 cod. pen. ascrittole per particolare tenuità del fatto.
Avverso la sentenza propone ricorso per cassazione il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata, deducendo con unico motivo violazione dell'art. 131-bis, terzo comma n. 2, cod. pen. che esclude la possibilità di ritenere tenue l'offesa quando si procede per il delitto di resistenza nei confronti di un ufficiale o agente di pubblica sicurezza o polizia giudiziaria nell'esercizio delle sue funzioni.
Per la Suprema Corte il motivo è fondato:
a) erroneamente la sentenza non ha considerato l'ostatività del reato contestato alla imputata - prevista dall'art. 131-bis, terzo comma n. 2, cod. pen. - al riconoscimento della ipotesi di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto.
b) pertanto, deve essere disposto - ai sensi dell'art. 623, primo comma lett.d), cod. proc. pen. - l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata al Tribunale di Torre Annunziata, in diversa composizione, per nuovo giudizio.