Aggiornate le applicazioni con le tabelle 2018 per la determinazione del danno non patrimoniale da lesione dell'integrità psicofisica e perdita parentale. Novità anche per quanto riguarda il danno da premorienza, il danno terminale e il danno da diffamazione.
Venerdi 16 Marzo 2018 |
Con il comunicato del 14 marzo 2018 l'Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano ha pubblicato le nuove tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale derivante da lesione all'integrità psicofisica e dalla perdita - grave lesione del rapporto parentale, aggiornate al 2018.
La novità principale per quanto attiene alle tabelle milanesi riguarda l'aumento del punto base dell' 1,2% e dell'indennità per un giorno di inabilità assoluta che passa da € 96,00 a € 98,00, aumenti calcolati sulla base della variazione degli indici Istat nel periodo che va dal gennaio del 2014, anno dell'ultimo aggiornamento, a dicembre 2017.
Oltre alle consuete tabelle l'Osservatorio ha pubblicato quattro nuovi documenti, elaborati dal 2015 al 2017, finalizzati a fornire una serie di criteri orientativi in materia di liquidazione del danno nei seguenti ambiti:
Per quanto riguarda il danno da premorienza, detto anche danno biologico "intermittente", l'Osservatorio propone un criterio di liquidazione basato sul risarcimento medio annuale per ciascuna percentuale invalidante, anch'esso basato sulle tabelle milanesi, rapportato all'aspettativa di vita media con la possibilità di un'ulteriore personalizzazione fino al 50%.
Per i c.d. "danni terminali" è stata elaborata una tabella che tiene conto delle recenti pronunce giurisprudenziali (S.U. 15350/2015) con valori di risarcimento diversi in base alla durata della sofferenza terminale (da 1 a tre giorni e oltre 3 giorni fino a un massimo di 100).
Sulla diffamazione a mezzo stampa e assimilati l'Osservatorio ha elaborato una proposta per standardizzare il danno risarcibile, attraverso l'esame di numerose sentenze relative agli anni 2014-2017 emesse da diversi tribunali su tutto il territorio nazionale e individuando 5 tipologie di diffamazione in base alla gravità del reato.
Infine, per il c.d. risarcimento da lite temeraria, sono stati esaminati diversi provvedimenti allo scopo di verificare la possibilità di formulare anche in questo ambito dei criteri orientativi per quantificare la "somma equitativamente determinata" di cui all'art. 96 c.p.c., arrivando così a formulare la proposta di una liquidazione pari all'importo del compenso del difensore riducibile e aumentabile del 50% in base alla gravità dell'abuso.