Pubblicato l'indice istat di novembre 2017

A cura della Redazione.

Scende ancora l'indice Istat FOI. Rallenta l'inflazione.

Giovedi 14 Dicembre 2017

L'indice Istat FOI relativo al mese di novembre 2017, utilizzato per la rivalutazione dei valori monetari tra cui l'affitto, l'assegno di mantenimento e le pensioni, scende di un decimo di punto a quota 100,8.

La variazione annuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente è pari al +0,8% e le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti sono pertanto: +0,8 % al 100% e +0,6 % al 75%.

L' "inflazione acquisita" per il 2017 resta invariata all'1,2% anche se nel medio periodo si conferma una diminuzione delle spinte inflattive che hanno caratterizzato il primo semestre del 2017.

La diminuzione dell'indice è dovuta principalmente al rallentamento della crescita dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati e dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, compensata parzialmente da un leggero aumento degli energetici non regolamentati (benzina, gasolio, GPL e gas in bombole).

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 100,8
Variazione percentuale rispetto al mese precedente -0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,8
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+0,9

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 16 gennaio 2018

Come sempre, abbiamo aggiornato tutte le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e che riportiamo di seguito:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice

Le tempistiche di aggiornamento dell'indice Istat nelle nostre applicazioni dipendono dalla data in cui l'Istat pubblica i dati sul proprio sito istituzionale, cosa che generalmente avviene verso la metà del mese successivo a quello di riferimento.

Questo "ritardo" dipende essenzialmente dal tempo che l'Istat impiega per la raccolta e l'elaborazione dei dati definitivi sui prezzi al consumo dei prodotti che fanno parte del cosiddetto "paniere" provenienti da tutte le città italiane.

Ad esempio, oggi (14 dicembre 2017) l'Istat ha pubblicato l'indice definitivo del mese di novembre e pertanto non è ancora possibile calcolare la rivalutazione fino a dicembre, ma bisognerà aspettare la pubblicazione dell'indice di dicembre prevista per il 16 gennaio 2018.

Per maggiore comodità pubblichiamo sempre negli articoli e nelle applicazioni la data di aggiornamento del prossimo indice Istat in modo che possiate appuntarvi tale data ed evitare perdite di tempo.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

A novembre 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,9% rispetto a novembre 2016 (era +1,0% a ottobre), confermando la stima preliminare.

L'ulteriore lieve frenata dell'inflazione (per il terzo mese consecutivo) si deve per lo più al rallentamento, dal lato dei beni, della crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,2% da +3,8% di ottobre) e, dal lato dei servizi, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9% da +1,4%), attenuato in parte dall’accelerazione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+5,0% da +4,3% del mese precedente).

Pertanto, l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende di un decimo di punto percentuale (+0,4% da +0,5% di ottobre) come quella al netto dei soli Beni energetici, che si attesta a +0,6% (da +0,7%).

La diminuzione su base mensile dell'indice generale è dovuta prevalentemente al calo, influenzato da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,0%), solo in parte compensato dall’incremento dei prezzi dei Beni energetici non regolamenti (+1,3%), spinti dal rialzo di quelli di carburanti e gasolio.

Su base annua la crescita dei prezzi dei beni accelera, seppur lievemente, e si attesta a +1,3% (da +1,2% di ottobre) mentre rallenta quella dei servizi (+0,5% da +0,7%). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma quindi negativo e pari a -0,8 punti percentuali (era -0,5 a ottobre).

L'inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2% per l'indice generale e +0,6% per la componente di fondo.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dell'1,6% su base annua (da +1,7% di ottobre).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,3% in termini congiunturali e dell'1,7% in termini tendenziali (come a ottobre).

A novembre, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dell'1,1% su base annua (come a ottobre), confermando la stima preliminare.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dello 0,8% rispetto a novembre 2016

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