Come l’impresa può affrontare e superare la crisi del coronavirus  

Avv.  Rodolfo Tullio Parrella.
Giovedi 30 Aprile 2020

1° STEP: Analizzare scadenze a breve (scadute e in scadenza nei prossimi 3/6 mesi);

2°STEP:  Determinare i costi necessari per la (eventuale) ripresa dell’attività per i prossimi 3/6 mesi;

3° STEP: Quantificare la liquiditàdisponibile  e quella in entrata sicura;

4° STEP: Previsione di massima sul possibile fatturato a 3/6 mesi.  

POSSIBILI SCENARI

A. Pagamenti regolari e disponibilità finanziarie non compromesse: nessun problema;  

B. Disponibilità finanziarie per onorari tutti gli impegni ma necessità di dilazione: contattare i fornitori-creditori per concordare regolarità dei pagamenti per nuove forniture e dilazionare il pregresso senza interessi né penali;

C.Disponibilità per i costi correnti ma parzialmente insufficiente per coprire le esposizioni pregresse: contattare i fornitori creditori formulando una proposta transattiva a stralcio con identico trattamento per tutti.

In alternativa ricorrere alla procedura ex articolo 182 bis del decreto-legge 35 del 2005 : “ accordi di ristrutturazione dei debiti” che esclude l’eventuale azione revocatoria fallimentare per i pagamenti eseguiti in esecuzione dell’accordo

D.Disponibilità per i costi correnti ma notevolmente insufficiente per coprire l’esposizione pregressa: attivare con urgenza la procedura di accordo con i creditori prevista dalla legge 3/2012

In alternativa valutare se intraprendere la procedura di concordato ex articolo 161 legge fallimentare che determina il blocco delle procedure esecutive e l’eventuale prosecuzione dell’attività

E. Disponibilità insufficienti anche per i soli costi correnti : Si può intraprendere la procedura di liquidazione del patrimonio previsto dalla legge 3/2012 che prescinde dal consenso dei soggetti coinvolti e di ottenere, salvo giudizio di meritevolezza, l’esdebitazione totale.

Non assumere nuovi obblighi; accedere alla procedura fallimentare prima che la situazione si aggravi ed i creditori insoddisfatti intraprendano la stessa azione.

IN GENERALE:

  • pagare nella stessa percentuale tutti i creditori che si trovano nella stessa situazione;

  • non sottoscrivere titoli o impegni personali per i debiti pregressi;

  • disponibilità personali potrebbero essere destinate utilmente alla ripresa ed alla prosecuzione dell’attività;

  • non concedere ipoteche o privilegi;

  • cercare di incassare quanto possibile per fare liquidità, comunicare tempestivamente con i creditori in maniera leale evidenziando attività e passività e le conseguenze peggiorative di un eventuale mancato accordo;

  • non inviare comunicazioni ai creditori prima di essersi confrontati con il proprio avvocato ed il commercialista ed eventualmente, ove ritenuto opportuno, lasciare che siano gli stessi a contattare i creditori proponendo una delle soluzioni prospettate.

Pagina generata in 0.021 secondi