Separazioni familiari, inaccettabile la proposta del ministro alfano che assegna nuove competenze ai notai

Ennesimo attacco all'avvocatura: ormai da diversi anni vi è il tentativo sistematico di ridurre l'ambito di operatività degli avvocati.

Ecco la presa di posizione dell'OUA

Giovedi 8 Luglio 2010

Nei giorni scorsi, secondo quanto riportato dai giornali, nel corso di una riunione del Consiglio Nazionale del Notariato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha lanciato la proposta di assegnare nuove competenze ai notai in materia di separazioni coniugali.

Per Maurizio de Tilla, presidente dell'Organismo Unitario dell'avvocatura (Oua) è grave che in una situazione di grave disagio per gli avvocati, il Ministro della Giustizia avanzi questo tipo di proposte: «È inaccettabile che il guardasigilli, partecipando alla prima seduta del Consiglio Nazionale del Notariato, annunci di aver individuato nuove competenze da assegnare ai notai per alleggerire il lavoro dei magistrati civili, e segnatamente la composizione patrimoniale nel caso delle separazioni senza figli, cioè l'attribuzione dei beni fra marito e moglie. E con un intervento legislativo più complesso anche l'eventualità dell'intera separazione dal notaio».

«L'affermazione del Ministro - continua il presidente dell'Oua - va contestata perchè sconfessa il lavoro che svolgono molto bene gli avvocati nei giudizi di separazione, e, in particolare, quelli esperti in diritto di famiglia».

«Auspico - conclude de Tilla - che emerga su questa proposta, un netto dissenso da parte del Consiglio Nazionale del Notariato. È tempo di unità, non di divisioni: le professioni non devono incrementare le proprie competenze in danno di altre professioni».

Roma, 5 luglio 2010

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