Di Mario Meucci.
1) L’affermarsi, per effetto del progresso tecnologico, di nuove forme di comunicazione (anche per dibattere questioni di lavoro) - alternative o aggiuntive a quelle tradizionali dello scritto su comunicati cartacei destinati all’affissione in bacheca o al ...
Di Anna Andreani.
Integra il delitto di diffamazione e non di ingiuria aggravata dalla presenza di piu' persone, la condotta di chi pronunzi espressioni offensive mediante comunicazioni dirette alla persona offesa attraverso messaggi rivolti a un gruppo WhatsApp.
In tal senso si è ...
Di Lorenzo Marcovecchio.
L’avvento di internet, dei social network e la loro “più facile” fruibilità ha portato ad un fiorire di mezzi di informazione che, evolvendosi di pari passo, hanno abbandonato le vecchie forme, mettendosi al passo con i tempi.
In questi ...
Di Federica Ascione.
Con la sentenza n. 10905 depositata il 31 marzo 2020, la Corte di Cassazione ha stabilito che chi offende qualcuno in un gruppo chat non commette il reato di diffamazione, bensì di ingiuria aggravata, se l’offeso è presente all’episodio.
La ...
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