Pubblicato l'indice Istat di novembre 2019

A cura della Redazione.
Lunedi 16 Dicembre 2019

L'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) del mese di novembre 2019, utilizzato per le rivalutazioni monetarie previste dalla legge, tra cui l'adeguamento dell'affitto, dell'assegno di mantenimento per il coniuge, delle pensioni ecc., scende di un decimo di punto rispetto al mese scorso portandosi a quota 102,3.

Si tratta del terzo calo consecutivo registrato dal mese di agosto.

La variazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente è pari allo 0,1% e le percentuali per l'adeguamento annuale degli affitti sono le seguenti:

+0,1 % al 100%

+0,075 % al 75%.

L'inflazione acquisita per il 2019 si conferma invariata allo 0,6%.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI  102,3
Variazione percentuale rispetto al mese precedente -0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+1,5

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 17 gennaio 2020  

Errata corrige:

In precedenza era stata pubblicata la data di aggiornamento del 7 gennaio 2020 in quanto così era stato riportato sul sito ufficiale dell'Istat.

In data odierna (7/1/2020) l'Istat ha provveduto a correggere la data nella pagina ufficiale ed abbiamo così corretto la data di pubblicazione anche sul nostro sito.

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto abbiamo aggiornato le applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:

Titoli di Stato

Sul fronte dei titoli di stato si segnala un leggero aumento dei rendimenti dei BOT, che però restano sempre in terreno negativo, e del rendistato che sale allo 0,8%, confermando almeno per il momento il trend al rialzo dei tassi di interesse sui titoli, in linea peraltro con l'andamento dell'IRS negli ultimi mesi che mostra segni di rialzo dopo i minimi storici toccati a settembre (l'IRS è l'indice europeo di riferimento utilizzato dalle banche come base per determinare il tasso di interesse dei mutui).

Ricordiamo che il "rendistato" è il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno utilizzato come indicatore finanziario in diversi ambiti, tra cui ad esempio il calcolo del maggior danno.

Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI

L'aggiornamento delle applicazioni sul nostro sito si effettua generalmente lo stesso giorno in cui l'Istat pubblica il valore dell'indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati) sul proprio sito ufficiale .

Per comodità pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno di pubblicazione senza dover tornare ogni volta sul nostro sito.

La data di pubblicazione del prossimo indice istat è indicata anche in alcune delle nostre applicazioni che calcolano la rivalutazione monetaria.

Comunicato dell'Istat

Nel mese di novembre 2019, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,2% su base annua (come nel mese di ottobre); la stima preliminare era +0,4%.

La stabilità dell’inflazione caratterizza quasi tutti i comparti merceologici e i pochi scostamenti rispetto al mese di ottobre si bilanciano. In particolare il rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,8% a +1,3%) viene compensato dalla minore ampiezza della flessione dei prezzi dei Beni durevoli (da -0,9% a -0,4%) e dall’accelerazione di quelli dei Beni semidurevoli (da +0,1% a +0,5%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è stabile a +0,7%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente da +0,7% a +0,8%.

La diminuzione su base congiunturale dell’indice generale è dovuta essenzialmente al calo, dovuto per lo più a fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,3% per entrambi), solo in parte bilanciato dall’aumento congiunturale dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,0%).

Si riduce la flessione dei prezzi dei beni (da -0,5% a -0,4%), mentre rallenta la crescita dei prezzi dei servizi (da +1,1% a +1,0%); il differenziale inflazionistico rimane positivo e pari a +1,4 punti percentuali (era +1,6 a ottobre).

L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,6% per l’indice generale e +0,5% per la componente di fondo.

Per i prodotti di largo consumo, la crescita dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona e quella dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rimangono stabili (rispettivamente a +0,5% e a +0,4%), registrando in entrambi i casi una crescita più sostenuta di quella riferita all’intero paniere.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dello 0,2% su base annua (come a ottobre); la stima preliminare era +0,4%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dello 0,1% rispetto a novembre 2018.


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