Pubblicato l'indice Istat di gennaio 2017: risale l'inflazione

A cura della Redazione.

Prosegue il rialzo dell'indice Istat, complici i rincari dei prodotti alimentari non lavorati e dei carburanti. Inflazione allo 0,7%.

Mercoledi 22 Febbraio 2017

L'indice Istat FOI del mese di gennaio 2017, utilizzato per la rivalutazione dei valori monetari come ad esempio il canone di locazione, l'assegno di mantenimento per il coniuge e le pensioni, aumenta dello 0,3% portandosi a quota 100,6.

Salgono le variazioni dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (+0,9% rispetto a +0,4% di dicembre) e di due anni fa (+1,2% rispetto allo 0,4% di dicembre); l'inflazione di fondo per il nuovo anno registra un'impennata attestandosi allo 0,7%.

Secondo l'Istat la ripresa dell'inflazione è dovuta all'accelerazione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (carburanti) e dei prodotti alimentari non lavorati, facilitata anche da una minore riduzione degli energetici regolamentati.

Questa ripresa delle spinte inflazionistiche, registrata anche a livello europeo, ha influenzato inoltre l'andamento degli indici IRS, utilizzati per il calcolo dei mutui a tasso fisso, che nel mese scorso hanno avuto un'impennata di circa lo 0,4% rendendo meno conveniente tale tipo di finanziamento rispetto ai mesi scorsi.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 100,6
Variazione percentuale rispetto al mese precedente 0,3
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,9
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+1,2

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista con qualche giorno di ritardo rispetto al solito, ossia il:

 15 marzo 2017

Le applicazioni di calcolo gratuite del nostro sito che fanno uso dell'indice Istat FOI sono state aggiornate con l'ultima rilevazione pubblicata dall'Istat.

Ricordiamo infine che per calcolare velocemente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione appositamente predisposta.

Nota sull'aggiornamento dell'Indice

Le tempistiche di aggiornamento dell'indice sul nostro sito dipendono dalla data di pubblicazione dell'indice FOI da parte dell'Istat.

Ricordiamo che nelle applicazioni che calcolano la rivalutazione non è possibile indicare una data relativa ad un mese per il quale non sia stato ancora pubblicato l'indice Istat.

A questo proposito è bene tenere presente che l'indice di un determinato mese viene pubblicato dall'Istat sempre verso la metà del mese successivo.

Ad esempio, alla data di pubblicazione del presente articolo, essendo disponibile l'indice di gennaio 2017, non sarà materialmente possibile calcolare la rivalutazione di febbraio 2017. Bisognerà aspettare la pubblicazione dell'indice di febbraio che verrà comunicato dall'Istat verso la metà di marzo.

Su questo sito indichiamo sempre la data di pubblicazione del prossimo indice Istat per cui è possibile appuntarsi comodamente la scadenza senza visitare ogni volta il sito.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di gennaio 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,0% nei confronti di gennaio 2016 (la stima preliminare era +0,9%), mostrando segni di accelerazione (era +0,5% a dicembre).

Il rialzo dell'inflazione è dovuto alle componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità. Si tratta in particolare della netta accelerazione della crescita tendenziale dei Beni energetici non regolamentati (+9,0%, da +2,4% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre), cui si aggiunge il ridimensionamento della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,8%, da -5,8%).

A gennaio, infatti, l'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e alimentari freschi, rallenta, seppur di poco, portandosi a +0,5%, da +0,6% del mese precedente; al netto dei soli Beni energetici, invece, si porta a +0,8% (da +0,7% di dicembre).

Su base annua la crescita dei prezzi dei beni accelera in misura significativa (+1,2%, da +0,1% di dicembre) mentre quella dei servizi rallenta (+0,7%, da +0,9% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a dicembre, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna negativo dopo 46 mesi portandosi a meno 0,5 punti percentuali.

L'inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +0,7%.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dell'1,1% su base mensile e dell'1,9% su base annua (era +0,6% a dicembre).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,9% in termini congiunturali e registrano una crescita su base annua del 2,2%, dall'1,0% del mese precedente.

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell'1,7% su base congiunturale e aumenta dell'1,0% in termini tendenziali (la stima preliminare era +0,7%), da +0,5% di dicembre. La flessione congiunturale è in larga parte da ascrivere ai saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice NIC non tiene conto.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dello 0,9% nei confronti di gennaio 2016.

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