Pubblicato l'indice Istat di febbraio 2019

A cura della Redazione.

In lieve rialzo l'indice Istat di febbraio. Ulteriore calo dei rendimenti dei BOT.

Venerdi 15 Marzo 2019

L'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) relativo al mese di febbraio 2019, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di legge, come ad esempio l'adeguamento annuale dell'affitto, dell'assegno di mantenimento, del TFR e delle pensioni, sale di un decimo di punto portandosi a quota 102,3.

La variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si attesta allo 0,8% e le percentuali da utilizzare per l'adeguamento annuale dei canoni di locazione sono pertanto le seguenti:

+0,8 % al 100%

+0,6 % al 75%.

L’inflazione acquisita per il 2019 è pari a +0,2%.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI  102,3
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,8
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+1,3

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 17 aprile 2019.

 

Rendimento dei Titoli di Stato

Nuovo calo dei rendimenti dei BOT annuali (0,18% rispetto allo 0,29% di gennaio) e del rendimento medio dei BOT per tutte le scdenze, ormai prossimo allo zero (0,09% rispetto allo 0,16% di gennaio).

Sostanzialmente invariato il "rendistato", ossia il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno dei titoli di Stato quotati alla Borsa Italiana, utilizzato come riferimento per il calcolo del "maggior danno", che sale leggermente passando dall'1,96% al 2,07%.

Nota: la pubblicazione dei rendimenti medi dei titoli di stato è effettuata dalla Banca d'Italia tramite la propria base dati statistica. L'aggiornamento avviene generalmente il 15 di ogni mese ed è riferito sempre ai dati rilevati due mesi prima rispetto a quello di pubblicazione.

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto abbiamo aggiornato le applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e i rendimenti dei titoli di stato:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI

L'aggiornamento delle applicazioni su questo nostro sito avviene sempre lo stesso giorno in cui l'Istat pubblica sul proprio sito istituzionale il valore dell'indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati).

Per comodità pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno esatto ed eventualmente impostarlo sul vostro Google calendar.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di febbraio 2019, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,0% su base annua (da +0,9% registrato nel mese precedente). La stima preliminare era +1,1%.

L’accelerazione di appena un decimo di punto dell’inflazione a febbraio è imputabile prevalentemente ai prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +1,7% a +3,7%) e dei Tabacchi (da +2,9% a +4,5%) e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari lavorati (da una variazione tendenziale nulla a +0,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (da +0,3% a +0,8%); questi andamenti sono stati in larga parte bilanciati dal rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,2% a +0,9%) e dall’aumentata flessione di quelli dei Servizi relativi alle comunicazioni (da -2,0% a -4,8%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera lievemente da +0,5% a +0,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +0,6% a +0,7%.

Il leggero aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,3%), dei Tabacchi (+1,5%) e dei Beni energetici non regolamentati (+0,6%), solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (-2,7%).

L’inflazione torna ad accelerare in modo marcato per i beni (da +0,7% a +1,3%), mentre rallenta per i servizi (da +1,1% a +0,7%); pertanto rispetto al mese di gennaio il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna negativo e pari a -0,6 punti percentuali (era +0,4 nel mese precedente).

L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,2% per l’indice generale e -0,3% per la componente di fondo.

I prezzi dei prodotti di largo consumo accelerano la crescita: i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano da +0,6% a +1,6% e i prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +0,8% a +1,5% (entrambi si portano al di sopra dell’inflazione generale).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,3% su base mensile (per effetto di un’ulteriore riduzione di prezzo dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto) e aumenta dell’1,1% su base annua, in accelerazione da +0,9% del mese precedente. La stima preliminare era +1,2%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% rispetto a febbraio 2018.

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