Pubblicato l'indice Istat di dicembre 2018

A cura della Redazione.

Chiusura in lieve flessione per l'ultimo indice del 2018.

Abbiamo aggiornato le applicazioni che fanno uso dell'indice Istat ed il coefficiente per la rivalutazione del TFR.

Mercoledi 16 Gennaio 2019

L'indice Istat FOI relativo al mese di dicembre 2018, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di legge, come ad esempio l'adeguamento del canone di locazione, dell'assegno di mantenimento e del TFR, scende di un decimo di punto a quota 102,1 confermando così la tendenza al ribasso già registrata a novembre.

Si riduce anche la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente che passa da + 1,4% di novembre al +1,0% attuale e pertanto le percentuali da utilizzare per l'adeguamento annuale degli affitti sono le seguenti:

+1,0 % al 100%

+0,75 % al 75%.

Nonostante questa ulteriore flessione dell'indice, l'inflazione media per il 2018 si conferma all'1,2%, che è lo stesso valore registrato il mese scorso.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 102,1
Variazione percentuale rispetto al mese precedente -0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +1,0
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+1,8

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 21 febbraio 2019

con qualche giorno di ritardo rispetto alla media perché, come di consueto, con il primo indice del nuovo anno l'Istat effettua una revisione del "paniere" dei prezzi al consumo, operazione che richiede un tempo maggiore rispetto al solito.

Rendimento dei Titoli di Stato per il Maggior Danno

Per quanto riguarda i titoli di stato, con particolare riguardo a quelli utilizzati per il calcolo del "maggior danno", prosegue il calo del rendimento dei  BOT annuali che scendono dallo 0,63% allo 0,37%.

Continua anche la discesa del "rendistato", ossia il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno dei titoli quotati alla Borsa Italiana, che riflette il calo dello SPREAD registrato nell'ultimo mese e scende dal 2,6% al 2,18%

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto abbiamo aggiornato le applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e i rendimenti dei titoli di stato:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI

L'aggiornamento delle applicazioni su questo nostro sito avviene dopo la pubblicazione ufficiale da parte dell'Istat del valore dell'indice FOI.

Per comodità pubblichiamo sia negli articoli che in diverse applicazioni la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno esatto della prossima pubblicazione ed eventualmente impostarlo sul vostro Google calendar.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi 

Nel mese di dicembre 2018, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisca dello 0,1% rispetto al mese precedente e aumenti dell’1,1% su base annua (da +1,6% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

In media, nel 2018, i prezzi al consumo registrano una crescita dell’1,2% e l‘“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è pari a +0,7% (replicando in entrambi i casi il dato del 2017).

Sono i Beni energetici non regolamentati (i cui prezzi decelerano da +7,8% a +2,6%) a spiegare gran parte del rallentamento dell’inflazione a dicembre, determinato anche, ma in misura minore, dai prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +1,1% a +0,5%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +0,6%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici rallentano entrambe, portandosi a +0,6%, da +0,7% del mese di novembre.

La lieve diminuzione su base congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo è dovuta principalmente al consistente calo dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-4,2%) e, in misura minore, dei Beni alimentari lavorati (-0,6%), solo in parte mitigato dall’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%), dovuto per lo più a fattori di carattere stagionale.

Per i prodotti di largo consumo, la crescita dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +0,9% di novembre si porta a +0,7%, mentre i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano in modo marcato (da +1,9% a +1,2%), per il calo degli Energetici non regolamentati.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dell’1,2% su base annua (in decelerazione da +1,6% di novembre), confermando la stima preliminare. La variazione media annua del 2018 è pari a +1,2% (era +1,3% nel 2017).

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un calo dello 0,1% su base mensile e cresce dell’1,0% rispetto a dicembre 2017. La variazione media annua del 2018 è pari a +1,1% (la stessa del 2017).

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