Pubblicato l'indice Istat di Ottobre 2015

A cura della Redazione.
Pubblicato dall'ISTAT l'indice FOI relativo al mese di ottobre.
Venerdi 13 Novembre 2015

L'indice Istat FOI del mese di ottobre 2015, utilizzato nelle rivalutazioni dei valori monetari, tra cui gli affitti, le pensioni o l'assegno di mantenimento per il coniuge separato, sale di alcuni decimi di punto a quota 107,2.

Per la prima volta da diversi mesi a questa parte la variazione annuale rispetto allo stesso mese dell'anno risulta nulla (0 %).

Resta costante l'inflazione acquisita per il 2015 che rimane allo 0,1%.

Secondo il comunicato dell'ISTAT il rialzo dell'indice è dovuto principalmente al rincaro dei prodotti alimentari non lavorati e dei servizi ricreativi, culturali e della persona, nonostante la flessione del prezzo degli energetici regolamentati, come ad esempio il gas naturale.

 

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 107,2
Variazione percentuale rispetto al mese precedente 0,2
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente 0,0
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

0,1

 

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.

 

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il giorno:

14 dicembre 2015

 

Abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:

 

Ricordiamo inoltre che per calcolare l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione. Se invece vuoi calcolare l'adeguamento del canone senza usare l'applicazione, puoi utilizzare la tabella delle variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.

NOTA:

In un periodo di deflazione come quello attuale, la variazione dell'indice rispetto all'anno precedente può risultare negativa; ne consegue che le applicazioni che calcolano la rivalutazione forniscono come risultato un valore più basso rispetto a quello di partenza.

 


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di ottobre 2015 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,3% nei confronti di ottobre 2014, con un'accelerazione di un decimo di punto percentuale. rispetto al valore registrato a settembre (+0,2%). Si conferma la stima preliminare.

Il lieve rialzo dell'inflazione è principalmente imputabile all'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+4,1%, da +3,3% di settembre) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%, da +1,1% del mese precedente). Questi aumenti sono in parte bilanciati dall'accentuazione della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,0%, da -1,1% di settembre), dovuta a quella del Gas naturale (-3,2%, da -0,5% di settembre).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" è stabile a +0,8%; al netto dei soli beni energetici si attesta a +1,0% (da +0,9% del mese precedente).

Il rialzo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente agli aumenti dei prezzi dell'Energia elettrica (+2,9%), del Gas naturale (+1,9%) e degli Alimentari non lavorati (+0,7%); a mitigare gli effetti di questi aumenti sono i cali congiunturali dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-0,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%).

L'inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +0,1%.

Rispetto a ottobre 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,4% (era -0,5% a settembre), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +1,0% (da +0,9% di settembre). Di conseguenza, rispetto a settembre 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% su base mensile e dell'1,5% su base annua (in accelerazione dal +1,2% di settembre).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e registrano una flessione tendenziale pari a -0,1% (da -0,3% di settembre).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e dello 0,3% su base annua, in accelerazione dal +0,2% di settembre. Si conferma la stima preliminare.

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