Pubblicato l'indice Istat di Maggio 2016

A cura della Redazione.

Lieve aumento dell'indice Istat. Cala leggermente l'inflazione acquisita ma resta la deflazione.

Martedi 14 Giugno 2016

L'indice Istat FOI del mese di maggio 2016, utilizzato nelle rivalutazioni di legge dei valori monetari, come ad esempio l'affitto, la pensione, l'assegno di mantenimento per il coniuge separato o il risarcimento del danno biologico, è risalito leggermente di un decimo di punto tornando a quota 99,7.

La variazione rispetto allo stesso mese dell'anno precedente rimane sempre negativa, così come quella rispetto a due anni fa.

L'inflazione acquisita per il 2016 si attesta al -0,3% (era -0,5% ad aprile) confermando quindi la persistenza della deflazione.

Ricordiamo ancora che a partire da gennaio 2016 è cambiata la base di calcolo (2015 = 100) e che per questo motivo dall'inizio dell'anno il valore dell'indice FOI è ripartito da 100.

Il coefficiente di raccordo con la base precedente (2010=100) è 1,071.

 

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 99,7
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente -0,4
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

-0,5

 

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.

 

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 13 luglio 2016

 

Le nostre applicazioni di calcolo, che utilizzano l'indice Istat FOI, sono state aggiornate con l'ultimo indice pubblicato e il nuovo coefficiente di raccordo tra la precedente base e quella attuale.

Ricordiamo infine che per calcolare l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione appositamente predisposta.

Se invece preferisci calcolare manualmente l'adeguamento Istat del canone, puoi utilizzare la tabella delle variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.

 


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di maggio 2016 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione su base annua pari a -0,3% (era -0,5% ad aprile). Si conferma la stima preliminare.

Il ridimensionamento della flessione su base annua dell'indice generale è principalmente da attribuire all'inversione di tendenza dei prezzi dei Tabacchi (+2,0%, da -0,3% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+0,4%, da -0,5% del mese precedente).

La persistenza delle dinamiche deflazionistiche è in gran parte riconducibile ai forti cali dei prezzi dei Beni energetici (-8,4% rispetto a maggio 2015), al netto dei quali l'inflazione è pari a +0,5% (era +0,4% ad aprile).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l'"inflazione fondo" si mantiene positiva, accelerando lievemente (+0,6%, da +0,5% di aprile).

L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,3% (era -0,5% ad aprile).

L'aumento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente all'incremento dei prezzi dei Tabacchi (+2,4%), dei Beni energetici non regolamentati (+1,7%) e degli Alimentari non lavorati (+1,1%).

Rispetto a maggio 2015, I prezzi dei beni registrano una flessione pari a -1,0%, in attenuazione rispetto al -1,1% di aprile, mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi è stabile a +0,4%. Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di un decimo di punto percentuale rispetto a quello del mese precedente.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,3% rispetto ad aprile e registrano una variazione nulla su base annua (da -0,2% del mese precedente).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,5% in termini congiunturali e diminuiscono dello 0,6% in termini tendenziali (era -0,9% il mese precedente).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e diminuisce dello 0,3% su base annua (era -0,4% ad aprile). Si conferma la stima preliminare.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,4% nei confronti di maggio 2015.

Pagina generata in 0.023 secondi