Pubblicato l'indice Istat di Giugno 2016

A cura della Redazione.

In risalita l'indice FOI. Aumenta l'inflazione acquisita anche se persiste la condizione di deflazione.

Mercoledi 13 Luglio 2016

L'indice Istat FOI del mese di giugno 2016, utilizzato nelle rivalutazioni di legge dei valori monetari, tra cui ad esempio l'affitto, l'assegno di mantenimento per il coniuge separato, le pensioni, o il punto base per il danno biologico, è aumentato di due decimo di punto a quota 99,9.

L'inflazione acquisita per il 2016 si attesta al -0,2% (era -0,3% a maggio), dato che conferma il perdurare della deflazione nel nostro paese che secondo il rapporto dell'Istat è dovuta principalmente alla flessione dei beni energetici.

Ricordiamo ancora che a partire da gennaio 2016 è cambiata la base di calcolo (2015 = 100) e che il valore dell'indice FOI è ripartito da 100. Il coefficiente di raccordo con la base precedente (2010=100) è 1,071.

 

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 99,9
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,2
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente -0,3
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

-0,4

 

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.

 

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 11 agosto 2016

 

Le nostre applicazioni di calcolo, che utilizzano l'indice Istat FOI, sono state aggiornate con l'ultimo indice pubblicato e il nuovo coefficiente di raccordo tra la precedente base e quella attuale.

Ricordiamo infine che per calcolare l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione appositamente predisposta.

Se invece preferisci calcolare manualmente l'adeguamento Istat del canone, puoi utilizzare la tabella delle variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.

 


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di giugno 2016 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e una diminuzione su base annua pari a -0,4% (era -0,3% a maggio), confermando la stima preliminare.

La lieve accentuazione della flessione su base annua dell'indice generale si verifica in un quadro di sostanziale stabilità degli andamenti tendenziali dei prezzi delle diverse tipologie di prodotto. Fanno eccezione i prezzi degli Altri beni, in rallentamento (+0,5% da +0,7% del mese precedente), quelli dei Beni energetici non regolamentati, la cui flessione si riduce, (-8,1%, da -10,0%) e i prezzi dei Tabacchi, in accelerazione (+2,9% da +2,0%).

La persistenza delle dinamiche deflazionistiche è in gran parte riconducibile all'ampio calo dei prezzi dei Beni energetici (-7,5% rispetto a giugno 2015), sebbene meno intenso di quello registrato a maggio. Al netto di questi beni l'inflazione, anche se in lieve ridimensionamento, resta positiva e pari a +0,4% (era +0,5% a maggio).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l'"inflazione di fondo", rallenta e si porta a +0,5% (da +0,6% di maggio).

L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,2% (era -0,3% a maggio).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,2% sia su base mensile sia su base annua (a maggio la variazione era nulla).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e diminuiscono dello 0,2% in termini tendenziali (-0,6% il mese precedente).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e diminuisce dello 0,2% su base annua (la stima preliminare era -0,3%) meno ampia di un decimo di punto percentuale rispetto al calo registrato a maggio (-0,3%).

Nel secondo trimestre del 2016, la riduzione dei prezzi al consumo (IPCA) e' piu' sensibile per le famiglie con minore capacità di spesa (-0,7%), rispetto a quelle con maggiore capacità di spesa (-0,1%), a causa del peso più ampio che per le prime hanno i Beni energetici.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e diminuisce dello 0,3% nei confronti di giugno 2015.

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