Pubblicato l'indice Istat di aprile 2019

A cura della Redazione.

Ad aprile lieve rialzo dell'indice. In ripresa l'inflazione.

Giovedi 16 Maggio 2019

L'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) del mese di aprile 2019, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di legge, tra cui ad esempio l'adeguamento annuale dell'affitto, dell'assegno di mantenimento per il coniuge, del TFR e delle pensioni, aumenta dello 0,1% toccando quota 102,6.

La variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente sale di un decimo di punto (+ 0,9%) e pertanto le percentuali da utilizzare per l'adeguamento annuale degli affitti sono le seguenti:

+0,9 % al 100%

+0,675 % al 75%.

L’inflazione acquisita per il 2019 sale allo 0,6% con un incremento di 2 decimi di punto rispetto al mese scorso.

Secondo quanto riportato dall'Istat nel consueto comunicato mensile, la crescita dell’indice va attribuita all'aumento dei prezzi dei beni relativi ai trasporti (+2,5%) e dei beni energetici non regolamentati (+1,4%), ossia i carburanti e i lubrificanti che continuano a salire da diversi mesi, in parte bilanciata dalla riduzione dei prezzi delle tariffe energetiche e dei servizi relativi alle comunicazioni.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI  102,6
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,9
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+1,3

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 14 giugno 2019.

 

Rendimento dei Titoli di Stato

Nulla da segnalare per quanto riguarda i rendimenti dei BOT, che, con qualche oscillazione, restano sempre ancorati allo zero e (purtroppo) sempre abbondantemente al di sotto del tasso di inflazione.

Sostanzialmente invariato anche il "rendistato", ossia il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno dei titoli di Stato quotati alla Borsa Italiana, utilizzato come riferimento per il calcolo del "maggior danno", che scende all'1,85% rispetto all'1,88% di marzo.

Nota: la pubblicazione dei rendimenti medi dei titoli di stato è effettuata dalla Banca d'Italia tramite la propria base dati statistica. L'aggiornamento avviene generalmente il 15 di ogni mese ed è riferito sempre ai dati rilevati nei due mesi antecedenti a quello di pubblicazione.

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto abbiamo aggiornato le applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e i rendimenti dei titoli di stato:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI

L'aggiornamento delle applicazioni sul nostro sito avviene lo stesso giorno in cui l'Istat pubblica sul proprio portale istituzionale il valore dell'indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati).

Per comodità pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno esatto ed eventualmente impostarlo sul vostro Google calendar.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di aprile 2019, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1,1% su base annua (era +1,0% a marzo), confermando la stima preliminare.

La lieve accelerazione dell’inflazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,5% a +2,8%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,9% a +1,6%) e dei Beni energetici non regolamentati (da +3,3% a +3,7%). A contenere queste accelerazioni sono il netto rallentamento dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +7,8% a +4,3%) cui si aggiunge quello più contenuto dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +1,9% a +1,0%) e lavorati (da +0,7% a -0,1%).

Sia l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sia quella al netto dei soli beni energetici accelerano lievemente, rispettivamente da +0,4% a +0,6% e da +0,6% a +0,7%.

La crescita congiunturale dell’indice generale è dovuta per lo più ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,7%) e dei Beni energetici non regolamentati (+1,4%). Bilanciano solo in parte queste spinte il calo marcato dei prezzi degli Energetici regolamentati (-8,5%) e quello più contenuto dei Beni alimentari non lavorati (-0,9%) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (-2,2%).

L’inflazione decelera per i beni (da +1,3% a +0,9%), mentre accelera per i servizi (da +0,7% a +1,3%); il differenziale inflazionistico diventa quindi positivo e pari a +0,4 punti percentuali (da -0,6 di marzo).

L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,6% per l’indice generale e +0,4% per la componente di fondo.

Per i prodotti di largo consumo si attenuano le tensioni sui prezzi: decelerano sia quelli dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +1,1% a +0,3%), sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,5% a +1,1%).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e dell’1,1% in termini tendenziali (stabile rispetto al mese precedente). La stima preliminare era +1,2%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,9% rispetto ad aprile 2018.

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