Pubblicato l'indice Istat di agosto 2020

A cura della Redazione.
Martedi 15 Settembre 2020

L'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) relativo al mese di agosto 2020, utilizzato per le rivalutazioni monetarie di legge, tra cui l'adeguamento del canone di locazione, la rivalutazione dell'assegno di mantenimento per il coniuge e l'adeguamento annuale delle pensioni, sale a quota 102,5, con un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente.

Si accentuano in negativo le variazioni rispetto ai periodi precedenti: -0,7% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso e -0,4% rispetto a due anni fa, in parte per la forte contrazione dei prezzi dei beni energetici, ma anche per il calo dei servizi relativi ai trasporti.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 102,5
Variazione percentuale rispetto al mese precedente 0,2
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente -0,7
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
-0,4

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

16 ottobre 2020

Applicazioni di Calcolo

Tutte le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI sono state aggiornate sulla base del nuovo valore:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice FOI

L'aggiornamento delle nostre applicazioni avviene lo stesso giorno in cui l'Istat pubblica il valore dell'indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati) sul sito ufficiale.

Per vostra comodità pubblichiamo sempre la data di aggiornamento del prossimo indice Istat, in modo che possiate prendere nota del giorno di pubblicazione.

Oltre che in questo articolo, la data di pubblicazione del prossimo indice istat è riportata anche in molte delle nostre applicazioni di calcolo.

Comunicato dell'Istat

Nel mese di agosto, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,5% su base annua (da -0,4% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

In un quadro che vede l’inflazione negativa ancora determinata per lo più dagli andamenti dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da -13,6% a -13,7%) e di quelli non regolamentati (da -9,0% a -8,6%), l’ampliarsi della flessione dell’indice generale si deve prevalentemente al calo più netto dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,9% a -2,3%). Si confermano invece in crescita, seppur in rallentamento, i prezzi sia dei Beni alimentari lavorati (da +0,6% a +0,4%) sia di quelli non lavorati (da +2,5% a +2,0%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano entrambe, rispettivamente da +0,4% a +0,3% e da +0,6% a +0,4%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+3,0%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%), a causa di fattori stagionali, solo in parte compensata dal calo dei beni alimentari non lavorati (-0,6%).

L’inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano da +1,2% a +0,9%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accentuano di poco la loro flessione da -0,1% a -0,2%.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,3% su base mensile e dello 0,5% su base annua (da +0,8% di luglio), confermando la stima preliminare. È l’avvio ad agosto in quasi tutte le regioni dei saldi estivi di abbigliamento e calzature (di cui il NIC non tiene conto) a produrre sia il marcato calo congiunturale sia l’inversione di tendenza dell’IPCA, che si allinea così all’indice NIC. I prezzi di abbigliamento e calzature registrano, infatti, una vistosa diminuzione congiunturale (-18,6%) molto più ampia di quella di agosto 2019 quando fu pari a -6,6% (i saldi erano iniziati a luglio) e quindi un forte rallentamento tendenziale che si riflette sull’andamento dell’indice generale.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,7% su base annua.

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