Cds : no alla prosecuzione della marcia se il semaforo è giallo

Lunedi 22 Maggio 2017

Con sentenza n. 11702 dell' 11 maggio 2017 la Corte di Cassazione si pronuncia in ordine alla liceità o meno della condotta di chi attraversa un incrocio con semaforo con luce gialla.

Il caso: V.N. propone ricorso per cassazione contro la Prefettura lamentando che il Tribunale ha rigettato il suo appello confermando, sia pure con integrazione della motivazione, la sentenza del Giudice di pace relativa a prosecuzione della marcia nonostante la luce semaforica gialla.

Il tribunale ha statuito che il verbale fa prova fino a querela di falso dei fatti attestati e liberamente valutabile su ogni altro elemento ed era pacifico che la parte aveva proseguito la marcia nonostante la luce gialla.

La ricorrente lamenta violazione di norme di diritto in relazione all'art. 2700 c.c. e violazione di norme di diritto in relazione all'art. 2697 c.c.

La Cassazione, nel rigettare il ricorso, osserva quanto segue:

a) le censure della ricorrente non sono risolutive rispetto ad una sentenza che ha statuito che la medesima aveva la possibilità di fermarsi in condizioni di sicurezza tanto che i verbalizzanti che la precedevano si erano fermati;

b) il riferimento al tempo psicotecnico per arrestare il veicolo al momento dell'accensione della luce gialla vale in relazione alla velocità del veicolo e non contravviene alla regola che in prossimità di un semaforo e/o di un qualsiasi incrocio bisogna moderare la velocità in base alle normali regole di comune prudenza;

c) il conducente che impegna un incrocio disciplinato da semaforo, ancorchè segnalante a suo favore luce verde, non è esonerato dall'obbligo di diligenza nella condotta di guida che, pur non potendo essere richiesta nel massimo, stante la situazione di affidamento generata dalle indicazioni semaforiche, deve tuttavia tradursi nella necessaria cautela riconducibile alla ordinaria prudenza ed alle concrete condizioni esistenti nell'incrocio;

d) il solo fatto che un conducente goda del diritto di precedenza non lo esenta dall'obbligo consistente nell'usare la dovuta attenzione nell'attraversamento di un incrocio (artt. 140, 141, 145 cds) anche in relazione a pericoli derivanti da eventuali comportamenti illeciti o imprudenti di altri utenti della strada che non si attengono al segnale di arresto o di precedenza;

e) i suddetti criteri, richiamati ed applicati in caso di attraversamento di un incrocio con semaforo verde, valgono a fortiori nella ipotesi di luce gialla.

Esito: rigetto con condanna alle spese.

Allegato:

Cass. civile Sez. VI - 2 Sent.11/05/2017 n.11702

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