Giovedi 11 Marzo 2010 |
Con la Legge 22/02/2010, n.24 (conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 29 dicembre 2009, n. 193, recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2010, sono stati aumentati del cinquanta per cento anche i diritti di copia con certificazione di conformità (c.d. copia autentica).
Riportiamo di seguito un estratto dell' art. 4, comma 5:
"Fino all'emanazione del regolamento di cui all'articolo 40 del citato decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, i diritti di copia di cui agli Allegati n. 6 e n. 7 del medesimo decreto sono aumentati del cinquanta per cento ed i diritti di copia rilasciata in formato elettronico di atti esistenti nell'archivio informatico dell'ufficio giudiziario sono determinati, in ragione del numero delle pagine memorizzate, nella misura precedentemente fissata per le copie cartacee. Conseguentemente, fino alla stessa data, e' sospesa l'applicazione dell'Allegato n. 8 al medesimo decreto limitatamente ai supporti che contengono dati informatici per i quali e' possibile calcolare le pagine memorizzate".
Mentre non vi è stato alcun problema nell'applicazione del recente decreto 193/2009, che aumentava i diritti di copia senza certificazione di conformità, le modifiche introdotte dalla legge di conversione n. 24/2010 hanno creato un certo scompiglio nelle cancellerie di tutta Italia a causa di una difformità interpretativa della norma.
In sostanza il dubbio è se applicare l'aumento del 50% ai soli "diritti di copia" (colonna 2 della tabella dell'allegato 7 del citato T.U. del 2002) o anche ai "diritti di certificazione di conformità" (colonna 3 della stessa tabella).
E' pur vero però che, volendo applicare alla lettera quanto riportato nel comma cinque, l'aumento del 50% andrebbe riferito alla sola voce "diritti di copia" di cui all'allegato 7 e quindi alla sola "colonna 2".
Sta di fatto però che alcune cancellerie hanno applicato l'aumento a tutte le colonne della tabella, mentre, altre, evidentemente, hanno preferito seguire l'interpretazione "letterale", lasciando quindi invariato l'importo del diritto di certificazione di conformità a € 5,90.
Tutto ciò ha disorientato non solo le cancellerie ma anche gli operatori del diritto che si trovano a dover acquistare marche con importi differenti a seconda degli uffici giudiziari in cui operano, spesso anche limitrofi.
Dalle ultime notizie sembra inoltre che dal Ministero abbiano rassicurato che presto arriverà un chiarimento definitivo (circolare o decreto non è dato di saperlo) ma per il momento ogni Tribunale sembra regolarsi secondo criteri propri.
Certo è che se venisse confermato l'aumento complessivo del 50% l'aggravio in termini economici sarebbe piuttosto consistente e, in ultima analisi, andrebbe a discapito dei Clienti.
A titolo di esempio, per una copia autentica non urgente di sole 4 pagine si passerebbe da € 7,08 del 2009 a € 10,62 del 2010 (addirittura +71,7% rispetto all' importo originario del 2002, che era pari a € 6,19); per le copie urgenti l'importo salirebbe da € 21,24, a 31,86 per sole quattro pagine.
A gennaio avevamo reso disponibile su questo sito il servizio di calcolo dei diritti di copia con i nuovi importi aggiornati in base al decreto 196/2009 ma, stanti tali differenze interpretative, preferiamo attendere una comunicazione ufficiale da parte del Ministero prima di aggiornare ulteriormente le tabelle che per il momento restano invariate.