Pubblicato l'indice istat di maggio 2018

A cura della Redazione.

Sale dello 0,3% l'indice FOI rispetto al mese precedente. Inflazione in deciso rialzo.

Venerdi 15 Giugno 2018

L'indice Istat FOI relativo al mese di maggio 2018, utilizzato per la rivalutazione degli affitti, dell'assegno di mantenimento per il coniuge e delle pensioni, aumenta dello 0,3% portandosi a quota 102.

La variazione dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente aumenta considerevolmente tornando prossima all'1% con le percentuali da utilizzare per rivalutare gli affitti che sono attualmente le seguenti: +0,9 % al 100% e +0,675 % al 75%.

L'aumento dell'inflazione va ricercato, secondo il comunicato dell'Istat, nell'aumento dei carburanti (+2,1%), degli alimentari non lavorati (+1,9%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei tabacchi.

Sul fronte dei titoli di stato registriamo, dopo molti anni, un considerevole rialzo del rendimento medio dei BOT (0,4%) trascinato da quello dei BOT semestrali che supera l'1,2% mentre resta in terreno negativo quello dei BOT annuali (-0,3%).

Anche il rendistato, ovvero il rendimento medio lordo dei BTP con vita residua superiore ad un anno, torna a salire ed aumenta di quasi mezzo punto toccando quota 1,48%.

Questa inversione di tendenza sui titoli di breve e media scadenza è da attribuire sicuramente alle recenti tensioni/speculazioni sul cosiddetto "spread"  (il differenziale di rendimento tra i BUND tedeschi e i BTP decennali) avvenute durante le ultime fasi per la formazione del nuovo Governo.

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 102,0
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,3
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,9
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+2,3

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

 17 luglio 2018

 

Applicazioni di Calcolo

Come di consueto abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI e i rendimenti dei titoli di stato che riportiamo di seguito:

Nota sull'aggiornamento dell'Indice

L'aggiornamento dell'indice Istat su questo sito avviene dopo che l'Istat ha pubblicato i dati sul proprio sito istituzionale, cosa che generalmente avviene verso la metà del mese successivo a quello di riferimento.

Tale lasso di tempo serve all'Istat per raccogliere ed elaborare i dati definitivi sui prezzi al consumo provenienti da tutte le città italiane relativi ai prodotti che fanno parte del cosiddetto "paniere".

A fine mese l'Istat pubblica una stima preliminare sull'andamento degli indici ma, trattandosi di una valutazione a cartattere provvisorio, per avere il dato ufficiale e valido a tutti gli effetti di legge ai fini del calcolo della rivalutazione monetaria, occorre aspettare qualche settimana in più.

Per questo motivo pubblichiamo sempre negli articoli di aggiornamento e nella maggior parte delle applicazioni in materia di rivalutazione, la data di aggiornamento del prossimo indice Istat in modo che possiate sapere in anticipo il giorno esatto della prossima pubblicazione.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di maggio 2018, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell’1,0% su base annua (da +0,5% registrato ad aprile). La stima preliminare era +1,1%.

La marcata ripresa dell’inflazione si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni alimentari non lavorati, la cui crescita tendenziale passa da +0,7% di aprile a +2,4% e dei Beni energetici non regolamentati (da +2,7% a +5,3%). A questi fattori si aggiunge l’inversione di tendenza della dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,7% a +1,7%); contribuiscono poi, seppur in misura minore, i prezzi dei Tabacchi (da +2,8% a +3,4%) e quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,0% a +1,3%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli Beni energetici crescono entrambe da +0,5 di aprile a +0,8%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo è dovuto ai rialzi dei prezzi di diverse tipologie di prodotto, tra cui spiccano quelli dei Beni energetici non regolamentati (+2,1%), degli Alimentari non lavorati (+1,9%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Tabacchi (+0,6% per entrambe).

L’inflazione accelera sia per i beni (da +0,7% di aprile a +1,0%) sia per i servizi (da +0,3% a +0,9%); il differenziale inflazionistico tra servizi e beni rimane negativo, ma più contenuto rispetto da aprile (da -0,4 punti percentuali a -0,1 punti percentuali).

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