Pubblicato l'indice Istat di Settembre 2015

A cura della Redazione.
Mercoledi 14 Ottobre 2015

L'indice Istat FOI del mese di settembre 2015, utilizzato nelle rivalutazioni dei valori monetari, tra cui gli affitti, le pensioni o l'assegno di mantenimento per il coniuge separato, scende di quasi mezzo punto percentuale tornando a quota 107,0.

Non accenna a interrompersi il regime di deflazione in atto da oltre 1 anno e la variazione annuale dell'indice rispetto allo stesso mese dell'anno precedente si conferma uguale a -0,1 %.

La variazione resta negativa anche rispetto all'indice di due anni fa (-0,2%).

Scende anche l'inflazione acquisita per il 2015 portandosi allo 0,1% contro lo 0,2% di agosto.

Secondo l'ISTAT la diminuzione su base mensile dell'indice generale è riconducibile essenzialmente al ribasso - su cui incidono fattori di natura stagionale - dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-4,0%), parzialmente compensato dall'aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,7%).

 

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 107,0
Variazione percentuale rispetto al mese precedente -0,4
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente -0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

-0,2

 

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.

 

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il giorno:

13 novembre 2015

 

Abbiamo aggiornato le nostre applicazioni di calcolo che utilizzano l'indice Istat FOI:

 

Ricordiamo inoltre che per calcolare l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione. Se invece preferisci calcolare l'adeguamento del canone manualmente, senza usare l'applicazione, puoi utilizzare la tabella delle variazioni percentuali precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.

NOTA:

In un periodo di deflazione come quello attuale, la variazione dell'indice rispetto all'anno precedente risulta quasi sempre negativa; ne consegue che le applicazioni che calcolano la rivalutazione forniscono come risultato un valore più basso rispetto a quello di partenza.

E' bene precisare che non si tratta di un errore di calcolo ma è proprio la conseguenza della variazione negativa dell'indice ISTAT FOI che risulta inferiore a quello dell'anno precedente.

 


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di settembre 2015 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% su base mensile e aumenta dello 0,2% su base annua (la stima preliminare era +0,3%), facendo registrare lo stesso tasso tendenziale dei tre mesi precedenti.

La stabilità dell'inflazione è la sintesi di dinamiche di segno opposto di alcune tipologie di prodotto: l'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+3,3%, da +1,9% di agosto) e l'inversione della tendenza di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%, da -0,1% del mese precedente) sono bilanciati dall'ulteriore caduta dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-12,8%, da -10,4% di agosto).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" sale allo 0,8% (era +0,7% ad agosto); al netto dei soli beni energetici si porta allo 0,9% (da +0,8% del mese precedente).

La diminuzione su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente al ribasso - su cui incidono fattori di natura stagionale - dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-4,0%), parzialmente compensato dall'aumento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,7%).

L'inflazione acquisita per il 2015 scende a +0,1% (era +0,2% ad agosto).

Rispetto a settembre 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione dello 0,5% (era -0,4% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +0,9% (da +0,7% di agosto). Di conseguenza, rispetto a quanto rilevato ad agosto 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di tre decimi di punto percentuale.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su base mensile e dell'1,2% su base annua (da +0,7% di agosto).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto sono stazionari in termini congiunturali e registrano una flessione dello 0,3% nei confronti di settembre 2014.

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell'1,6% su base mensile e dello 0,2% su base annua, in rallentamento dal +0,4% di agosto. La stima preliminare è confermata.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,1% rispetto a settembre 2014.

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