Fattura elettronica: la guida dell'Agenzia delle Entrate

dott. Luca De Franciscis.

Lo schema di decreto-legge del 5 ottobre 2018, recante disposizioni urgenti in materia fiscale nulla cambia e conferma che dal 1° gennaio 2019 tutte le fatture emesse, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, potranno essere redatte solo con fatture elettroniche.

Mercoledi 10 Ottobre 2018

Non potranno più circolare le fatture commerciali personalizzate, contenenti un design selezionato, con il proprio logo, con meditata intestazione contrassegnante la propria azienda, con i colori dell’attività svolta; insomma un proprio documento, pensato con disegnatori professionisti, per raffigurare al meglio, come strategia di marketing, la propria azienda.

Non sarà vietato continuare ad usarle come forma di cortesia, per ricordarne il pagamento, o anche come pro-forma, e devono contenere la dicitura “non valida ai fini della conservazione elettronica”. La fattura che conserverà valore giuridico sarà, però, sempre quella elettronica.

Circolano notizie, su un possibile slittamento al 1° luglio 2019 per i contribuenti con volume d’affari superiore a 400 mila euro, mentre per gli altri soggetti l’obbligo di emettere solo fatture elettroniche scatterebbe dal 1° gennaio 2020. Questo slittamento è auspicabile specialmente per le microimprese.

L’Agenzia delle Entrate, in prossimità del nuovo obbligo (ad oggi 1° gennaio 2019), ha pubblicato lo scorso 4 ottobre una dettagliata GUIDA per illustrare dettagliatamente la fattura elettronica e i servizi gratuiti dell’Agenzia delle Entrate.

La fattura elettronica sarà obbligatoria per le imprese che cedono beni o prestano servizi tra operatori in possesso di partita IVA ma anche per la cessione di beni o prestazione di servizi a consumatori finali.

L’Agenzia delle Entrate, con la pubblicazione della GUIDA, mette in evidenza che sono disponibili diversi servizi gratuiti, per predisporre le fatture elettroniche.

I servizi sono completi e consentono agevolmente la predisposizione delle fatture elettroniche, la trasmissione, la ricezione e conservazione nel tempo in maniera sicura e inalterabile.

Molti operatori già si stanno attrezzando, con software e servizi reperibili sul mercato, per affrontare questa nuova “frontiera” che si presenta per molti non priva di difficoltà e con oneri non trascurabili, specialmente per le microimprese che vedono questo obbligo come un ulteriore costo del tutto inatteso.

La grafica della fattura elettronica è molto diversa da quella in uso oggi e bisogna impratichirsi per leggere il contenuto del documento.

Le imprese e lavoratori autonomi che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” e quelli che rientrano nel “regime forfettario” sono esonerati dall’emissione della fattura elettronica.

La fattura elettronica avvantaggerà anche gli operatori Iva in regime di contabilità semplificata che emettono solo fatture; per loro non sussisterà l’obbligo di tenere i registri Iva (artt. 23 e 25 del DPR n. 633/1972).

Sono esonerati anche i “piccoli produttori agricoli” che erano già esonerati per legge, dall’emissione di fatture anche prima dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica.

Dicevamo che l’obbligo della fattura elettronica non è gradito da molti e particolarmente dalle microimprese per i nuovi costi da sostenere.

La motivazione di convenienza, addotta dall’Agenzia delle Entrate, che permette di eliminare il consumo di carta, i costi di stampa, spedizione e conservazione dei documenti per via telematica del tutto gratuita non è apprezzabile per le microimprese, ma rileva molto per le PMI e grandi imprese che fatturano decine di migliaia di documenti all’anno.

Queste imprese avranno grossi vantaggi dall’utilizzo della fattura elettronica, non tanto per la spedizione dei documenti, che in molti casi già avviene per via telematica, ma soprattutto per la conservazione dei documenti.

In molti casi queste imprese per conservare le fatture cartacee in faldoni (almeno per dieci anni) sono costrette far ricorso a peripezie e a sostenere costi di non poco conto. La cosa più semplice è creare soppalchi ma a volte si è costretti a prendere in locazione appartamenti, depositi, ex stalle o altro.

Per comprendere bene come predispone una fattura elettronica, come si invia una fattura elettronica al cliente, cosa fa il Sistema di Interscambio (SdI) quando riceve una fattura, come si riceve una fattura elettronica dal Sistema di Interscambio, come si conservano le fatture elettroniche, quali sono i servizi offerti dall’Agenzia delle Entrate si rimanda alla consultazione dell’apposita GUIDA dell’Agenzia delle Entrate per i servizi gratuiti.

Luca De Franciscis

dottore commercialista

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