La sentenza applica al recesso datoriale disciplinare la distinzione, già affermata dalle sezioni unite con riferimento al diverso caso dell'impugnativa del licenziamento, tra efficacia dell'atto unilaterale recettizio (collegata al ricevimento del provvedimento disciplinare da parte del lavoratore) ed estinzione per decadenza del potere di emetterlo prevista dalla contrattazione collettiva (ricollegata alla spedizione del provvedimento oltre il termine). Svolgimento del processo…
Cassazione civile - Sez. lavoro, 31/05/2010, n. 13256.
Sabato 18 Settembre 2010
Di Anna Andreani.
Lavoro - sciopero - malattia - diritto alla retribuzione.
In particolare la Suprema Corte ha precisato, anche in riferimento ad un suo precedente orientamento che "non può parlarsi di unicità di sospensione del rapporto di lavoro sia per i lavoratori "sani" che per quelli "malati", e ciò perchè la non collegabilità tra i diversi rapporti dei predetti comporta che la sospensione per effetto della malattia del lavoratore non si aggiunge a quella concernente i rapporti dei lavoratori "sani", tanto da determinare un mutamento del titolo legittimante la sospensione stessa, bensì si concretizza in modo autonomo e distinto, come se l'impedimento a rendere la prestazione lavorativa per effetto della malattia fosse insorto in un giorno di normale espletamento dell'attività aziendale".
In base alla normativa relativa alla retribuzione dei lavoratori socialmente utili collocati in cassa integrazione guadagni, la tredicesima mensilità, le ferie retribuite ed il T. F. R. restano fuori dalle garanzie tipiche del lavoro subordinato soltanto in relazione all'importo integrativo corrisposto dall'ente pubblico utilizzatore rispetto all'attività coperta dal trattamento previdenziale, il che trova giustificazione nella peculiarità del rapporto lavorativo e, in considerazione dell'equilibrio di interessi sotteso alla relativa disciplina, non comporta dubbi di costituzionalità rispetto al differente trattamento dei lavoratori subordinati.
Testo Completo:…
In tema di contratto di assicurazione che copra le spese per ricoveri da malattia, l'inesattezza delle dichiarazioni o le reticenze di cui agli artt. 1892 e 1893 cod. civ. possono essere integrate da qualsiasi circostanza sintomatica dello stato di salute dell'assicurato che l'assicuratore abbia considerato potenzialmente rilevante ai fini della valutazione del rischio,…
In caso di infortunio sul lavoro, dal quale sia derivata la morte del lavoratore a distanza temporale dal fatto anche brevissima, è risarcibile al lavoratore, ed è quindi trasmissibile jure hereditatis, il c. d. danno tanatologico o da morte immediata, il quale va ricondotto nella dimensione del danno morale,…
Devolute alle giursidizione del giudice amministrativo, e non del giudice ordinario, le controversie relative al rapporto di pubblico impiego degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria.
Previdenza - lavoratore extracomunitario privo del permesso di soggiorno - obbligazione contributiva del datore di lavoro.
In tema di prestazione lavorativa resa dal lavoratore extracomunitario privo del permesso di soggiorno, la S. C. ha statuito che l’applicazione delle relativa sanzione penale non esonera il datore di lavoro dall’obbligo di versare i contributi all’INPS in relazione alle retribuzioni dovute. …
La Corte, intervenendo in tema di lavoratori esposti a rischio di radiazioni ionizzanti, ha statuito che l’incremento legale dell’indennità di rischio riguarda solo i dipendenti del servizio sanitario nazionale e non anche i dipendenti del settore privato, ai quali compete, invece, esclusivamente il diritto al congedo straordinario.
Pronunciandosi per la prima volta sul tema, la Suprema Corte ha affermato che i programmi informatici che consentono il monitoraggio della posta elettronica e degli accessi ad Internet dei dipendenti sono necessariamente apparecchiature di controllo, soggette alle condizioni di cui all’art. 4 dello Statuto dei lavoratori, e quindi vietati.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSOCon sentenza n. 1048 del 2003 il Giudice del lavoro del Tribunale di Milano. in accoglimento della domanda proposta da L. C. nei confronti della Recordati -Industria Chimica e Farmaceutica s. p. a. , dichiarava la illegittimità dei due licenziamenti alla stessa intimati in data 28-6-2002 c 279-2002, con le conseguenze di cui all'art. 18 dello Statuto dei lavoratori. …
Previdenza - socio amministratore di società a responsabilità limitata - svolgimento di funzioni non riconducibili esclusivamente alla carica sociale - tutela assicurativa.
Componendo un contrasto di giurisprudenza, le Sezioni unite hanno statuito, in tema di tutela assicurativa del socio di società a responsabilità limitata che eserciti attività commerciale nell’ambito della medesima e, contemporaneamente, svolga attività di amministratore anche unico,…
Risarcimento danni - sinistro stradale - infortunio e conseguente inabilità temporanea di un lavoratore dipendente - esborsi effettuati dal datore di lavoro - risarcibilità ad opera del terzo responsabile - prescrizione biennale.
Il datore di lavoro, che abbia retribuito il lavoratore nel periodo di mancata prestazione lavorativa per inabilità temporanea a causa di infortunio cagionato da un terzo, ha diritto ad essere risarcito da quest’ultimo per gli esborsi effettuati (compresi quelli concernenti la dovuta contribuzione agli enti di assicurazione sociale) ed…
In tema di obbligo contrattuale di assunzione del lavoratore, la Corte ha ritenuto che la mancata predeterminazione della sede e delle mansioni del lavoratore non sono di ostacolo all’applicazione della tutela costitutiva ex art. 2932 cod. civ. , ove sia per ogni altro aspetto determinato l’oggetto del contratto di lavoro. …
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20/01/2010 il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM 206 del 18 dicembre 2009) nel quale sono stabilite le nuove fasce orarie di reperibilità per i dipendenti pubblici in caso di assenza per malattia.
In caso di assenza per malattia, le fasce di reperibilità dei dipendenti…
Il Codice Pari Opportunità raccoglie in un unico testo organico tutte le disposizioni vigenti in materia di pari opportunità tra uomo e donna: in particolare riunisce e coordina le norme vigenti per la prevenzione e la rimozione di ogni forma di discriminazione fondata sul sesso (c. d. discriminazione di genere).