Pubblicato l'indice istat di dicembre 2016

A cura della Redazione.
Pubblicato l'indice istat di dicembre 2016

A dicembre balzo in avanti dell'Indice Istat, torna l'inflazione ma la media annuale resta ai minimi storici.

Lunedi 16 Gennaio 2017

L'indice Istat FOI del mese di dicembre 2016, utilizzato per la rivalutazione dei valori monetari, tra cui il canone di locazione, l'assegno di mantenimento per il coniuge e le pensioni, aumenta dello 0,3% portandosi a quota 100,3.

Crescono anche le variazioni dell'indice FOI rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (+0,4%) e di due anni fa (+0,4%) mentre la media annuale consolidata per il 2016 si attesta al -0,1% (il valore più basso dopo quello del 1959 che era del -0,3%).

Secondo l'Istat la ripresa dell'inflazione è dovuta all'accelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,6%, da +0,9% di novembre), dei carburanti (+2,4%, da +0,3% di novembre) e degli alimentari non lavorati (+1,8%, era +0,2% il mese precedente).

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 100,3
Variazione percentuale rispetto al mese precedente 0,3
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente +0,4
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti
+0,4

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta la tabella degli ultimi indici istat.

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista con qualche giorno di ritardo rispetto al solito, ossia il:

 22 febbraio 2017

Le applicazioni di calcolo gratuite del nostro sito che fanno uso dell'indice Istat FOI sono state aggiornate con l'ultima rilevazione pubblicata dall'Istat.

Ricordiamo infine che per calcolare velocemente l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione appositamente predisposta.

Nota sull'aggiornamento dell'Indice

Le tempistiche di aggiornamento dell'indice sul nostro sito dipendono dalla data di pubblicazione dell'indice FOI da parte dell'Istat.

Si ricorda infatti che l'indice relativo a un determinato mese viene pubblicato dall'Istat verso la metà del mese successivo.

Ne consegue che nelle applicazioni che calcolano la rivalutazione non sarà possibile indicare una data relativa ad un mese per il quale non sia stato ancora pubblicato l'indice.

Ad esempio, ad oggi, essendo disponibile l'indice di dicembre 2016, non sarà materialmente possibile calcolare la rivalutazione di gennaio 2017 fino a quando l'istat non avrà pubblicato anche l'indice di gennaio.

L'Istat comunica sempre la data di pubblicazione del prossimo indice per cui è possibile appuntarsi comodamente la scadenza senza visitare ogni volta il sito.


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di dicembre 2016, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,5% nei confronti di dicembre 2015. La stima preliminare è confermata.

In media d'anno, nel 2016 i prezzi al consumo registrano una variazione negativa (-0,1%): è dal 1959 (quando la flessione fu pari a -0,4%) che non accadeva. L'"inflazione di fondo", calcolata al netto degli alimentari freschi e dei prodotti energetici, rimane invece in territorio positivo (+0,5%), pur rallentando la crescita da +0,7% del 2015 (per l'analisi dei dati annuali si veda pag. 17).

La ripresa dell'inflazione a dicembre 2016 è dovuta principalmente all'accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,6%, da +0,9% di novembre), degli Energetici non regolamentati (+2,4%, da +0,3% di novembre) e degli Alimentari non lavorati (+1,8%, era +0,2% il mese precedente).

A dicembre l'"inflazione di fondo" sale a +0,6% (da +0,4% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,7% (da +0,4% di novembre).

Dopo trentaquattro mesi di variazioni tendenziali negative, i prezzi dei beni tornano a registrare una variazione positiva (+0,1%, da -0,4% di novembre), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera, portandosi a +0,9% (era +0,5% a novembre).

L'aumento su base mensile dell'indice generale è principalmente dovuto agli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%), degli Energetici non regolamentati (+1,1%), degli Alimentari non lavorati (+1,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,4% su base congiunturale e dello 0,5% su base tendenziale (da +0,1% di novembre). La variazione media annua relativa al 2016 è negativa e pari a -0,1%, (da +0,1% del 2015).

In media, nel 2016, per le famiglie con minore capacità di spesa la variazione dei prezzi al consumo, misurata dall'indice IPCA, è negativa (-0,5%), mentre per quelle con maggiore capacità di spesa risulta positiva e pari a +0,1%.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dello 0,4% su base annua. La variazione media annua relativa al 2016 è negativa e pari a -0,1% (lo stesso valore registrato nel 2015).

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