Pubblicato l'indice Istat di Marzo 2016

A cura della Redazione.
Pubblicato l'indice Istat di Marzo 2016

Lieve aumento dell' indice Istat FOI ma resta ben saldo il regime di deflazione. Si accentua il calo dei carburanti ma aumentano i prezzi dei trasporti.

Giovedi 14 Aprile 2016

L'indice Istat FOI del mese di marzo 2016, utilizzato nelle rivalutazioni dei valori monetari, tra cui gli affitti, le pensioni e l'assegno di mantenimento per il coniuge separato, aumenta dello 0,1 % portandosi a quota 99,6.

L'inflazione acquisita per il 2016 risale leggermente a -0,4% (era -0,6% a febbraio) e, nonostante alcuni segnali contrari, persiste la situazione di deflazione che vede una riduzione dei prezzi di mezzo punto percentuale rispetto a due anni fa.

Il motivo, secondo il comunicato dell'Istat, va ricercato nell'ulteriore calo dei prodotti energetici in generale con particolare riguardo ai prodotti energetici non regolamentati, ossia i carburanti, (-11,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno), anche se, per il momento non si vedono effetti positivi sulla "bolletta energetica" dei consumatori (anzi, secondo le principali associazioni di consumatori sembra proprio che stia accadendo il contrario).

Si registra inoltre un'evidente contraddizione sotto il profilo economico dal momento che secondo l'Istat i prezzi dei servizi relativi ai trasporti sono aumentati dello 0,5%, nonostante la consistente flessione dei prezzi dei carburanti.

Ricordiamo infine che a partire da gennaio 2016 è cambiata la base di calcolo (2015 = 100) e che per questo motivo dall'inizio dell'anno il valore dell'indice FOI è ripartito da 100.

Il coefficiente di raccordo con la base precedente (2010=100) è 1,071.

 

Tabella riepilogativa (*):

Indice generale FOI 99,6
Variazione percentuale rispetto al mese precedente +0,1
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente -0,3
Variazione percentuale rispetto allo stesso mese
di due anni precedenti

-0,5

 

(*) Per un raffronto con i mesi precedenti consulta gli ultimi indici istat.

 

La prossima pubblicazione dell'indice Istat è prevista per il:

13 maggio 2016

 

Le seguenti applicazioni di calcolo, che utilizzano l'indice Istat FOI, sono state aggiornate utilizzando il nuovo coefficiente di raccordo tra la precedente base e quella attuale pubblicato sul sito dell'Istat.

 

Ricordiamo inoltre che per calcolare l' adeguamento ISTAT dell'affitto rispetto all'anno precedente puoi utilizzare questa applicazione.

Se preferisci calcolare manualmente l'adeguamento Istat del canone, puoi utilizzare la tabella delle variazioni percentuali già precalcolate al 75%, al 50% oppure al 100%.

 


Informativa Istat sull'andamento dei prezzi

Nel mese di marzo 2016 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e registra una diminuzione su base annua pari a -0,2% (era -0,3% a febbraio). Si conferma la stima preliminare.

La persistenza del calo tendenziale dei prezzi risente di un quadro di sostanziale stabilità degli andamenti su base annua delle diverse tipologie di prodotto, con l'eccezione dell'ulteriore flessione dei prodotti energetici e in particolare degli Energetici non Regolamentati (-11,2%, da -8,5% del mese precedente), compensata però dall'inversione della tendenza dei Servizi relativi ai trasporti (+0,5%, da -0,7% di febbraio) e da altri lievi segnali di ripresa registrati dai prezzi di alcune tipologie di prodotto, che hanno contribuito, però, solamente a ridurre l'ampiezza della flessione dell'indice generale.

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" sale a +0,6% (da +0,5% di febbraio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,4% (era +0,3% il mese precedente).

L'inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,4% (era -0,6% a febbraio).

Rispetto a marzo 2015, i prezzi dei beni registrano un'accentuazione della flessione (-1,0%, da -0,7% di febbraio) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera (+0,7%, da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a febbraio 2016 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di cinque decimi di punto percentuale.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a febbraio e dello 0,3% su base annua (da -0,4% del mese precedente).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% in termini congiunturali e diminuiscono dell'1,1% in termini tendenziali (era -0,8% il mese precedente).

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 2,1% su base mensile mentre diminuisce, come a febbraio, dello 0,2% su base annua (la stima preliminare era -0,3%). Il rialzo congiunturale è in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali, di cui il NIC non tiene conto.

L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,3% nei confronti di marzo 2015.

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